Uber, nota per i suoi servizi di ride-sharing, ha recentemente annunciato l’ingresso nel mercato del data labeling per l’intelligenza artificiale (IA), segnando un passo significativo nella diversificazione delle sue attività. Questa mossa strategica mira a soddisfare la crescente domanda di dati etichettati necessari per l’addestramento di sistemi IA avanzati.

Secondo quanto riportato da TechCrunch, Uber ha istituito una nuova divisione denominata “Scaled Solutions”, dedicata esclusivamente alle attività di annotazione e data labeling. La società ha iniziato a reclutare lavoratori a contratto per questa unità, con l’obiettivo di supportare sia i progetti interni di Uber che quelli di clienti esterni. Tra i primi clienti figurano Aurora Innovation, azienda specializzata in veicoli a guida autonoma, e Niantic, sviluppatore di videogiochi.

Uber sta ampliando il reclutamento di data labeler in diverse nazioni, tra cui Stati Uniti, Canada, India, Polonia e Nicaragua, indicando una strategia di espansione globale nel settore del data labeling. Questa iniziativa risponde alla crescente necessità di dati accuratamente etichettati per l’addestramento di modelli IA, un elemento cruciale per lo sviluppo di tecnologie come la guida autonoma e le applicazioni di realtà aumentata.

Il mercato del data labeling ha registrato una rapida crescita, con aziende come Scale AI che hanno raggiunto valutazioni significative. Scale AI, ad esempio, ha ottenuto una valutazione di 13,8 miliardi di dollari e ha raccolto finanziamenti per un totale di 1 miliardo di dollari, evidenziando l’importanza e il potenziale economico di questo settore.

L’ingresso di Uber nel mercato del data labeling rappresenta una mossa strategica per diversificare le sue fonti di reddito e consolidare la sua posizione nel panorama tecnologico. Con l’espansione delle applicazioni dell’IA in vari settori, la domanda di dati etichettati di alta qualità è destinata a crescere, offrendo a Uber l’opportunità di capitalizzare su questa tendenza emergente.

Di Fantasy