Un team di ex ricercatori di Google DeepMind ha lanciato Udio, un’app che utilizza l’intelligenza artificiale per consentire a chiunque di creare musica professionale in pochi minuti. L’app, che era in precedenza disponibile solo in una versione beta chiusa, ha già attirato l’attenzione di luminari dell’industria musicale come will.i.am, Common e Kevin Wall.
Il CEO di Udio, David Ding, crede che l’app possa diventare uno strumento potente per stimolare la creatività degli artisti. “Abbiamo visto musicisti, produttori e creatori di talento utilizzare l’app nel loro processo creativo, sperimentando nuovi testi e ritmi”, ha detto Ding in un’intervista con VentureBeat.
L’app consente agli utenti di creare musica digitando una descrizione del genere desiderato, fornendo testo o argomenti e specificando gli artisti a cui vogliono ispirarsi. Entro 40 secondi, Udio genera una traccia audio completamente masterizzata. Gli utenti possono quindi modificare le loro creazioni utilizzando la funzione “varia”, che consente di regolare il suono e la lunghezza della traccia.
Udio ha implementato misure di sicurezza, inclusi filtri automatici sul copyright, per garantire che la musica creata sulla piattaforma sia originale e non violi alcun diritto d’autore.
L’app ha ricevuto il sostegno di importanti investitori come Andreessen Horowitz e l’angel investor Mike Krieger, co-fondatore di Instagram. Krieger ha dichiarato che Udio ha il potenziale di democratizzare la creazione musicale, proprio come Instagram ha democratizzato la condivisione di foto.
Dal punto di vista commerciale, Udio potrebbe rivoluzionare l’industria musicale, offrendo nuove opportunità di guadagno agli artisti emergenti e semplificando il processo di creazione musicale.
Tuttavia, l’ascesa degli strumenti di creazione musicale basati sull’intelligenza artificiale solleva preoccupazioni sul ruolo dei musicisti umani e sul potenziale di deepfake e imitazione vocale. Udio sta lavorando per affrontare queste preoccupazioni e collabora con gli artisti per garantire la sicurezza delle loro opere.
Mentre Udio entra nel mercato, si trova a competere con altri strumenti di generazione musicale basati sull’intelligenza artificiale. Il vero test sarà se Udio riuscirà a mantenere la qualità delle sue creazioni e a navigare nel complesso panorama legale ed etico della musica generata dall’intelligenza artificiale.
Nonostante le sfide, Udio ha il potenziale per cambiare il modo in cui la musica viene creata e condivisa, aprendo nuove possibilità creative per artisti e appassionati di musica.