L’Unione Europea (UE) ha introdotto per la prima volta il concetto di “Web 4.0”. Al fine di affrontare l’iniziativa del metaverso e dell’Internet di nuova generazione, verranno avviate iniziative per il Web 4.0.
Secondo il rapporto di Euroactive, un esperto dell’UE, che cita un documento interno della Commissione europea, verranno annunciati il 4.0 e le iniziative relative al mondo virtuale l’11.
La Commissione europea ha sostenuto il concetto di Web 4.0, che combina concetti come l’intelligenza artificiale (AI), l’Internet delle cose (IoT), la blockchain, il metaverso e la realtà estesa (XR), al fine di ottenere un “vantaggio nella prossima transizione tecnologica”. Questo è in linea con l’annuncio di Thierry Breton nell’anno scorso, a settembre, in cui aveva dichiarato che sarebbe stata resa pubblica un’iniziativa non legislativa sul metaverso nel 2023.
Sebbene il termine Web 4.0 sia emerso occasionalmente in ambito accademico a partire dalla metà degli anni 2010, è raro trovarne un esempio di utilizzo ufficiale come in questo caso all’interno dell’UE.
Oltre a spiegare il concetto di Web 4.0, il documento include contenuti specifici per vari attori come cittadini, imprese, politiche pubbliche e governance.
Per quanto riguarda gli utenti, l’UE intende “promuovere tecnologie e standard aperti e altamente decentralizzati che consentano l’interoperabilità tra piattaforme e reti, la libertà di scelta degli utenti e in cui la sostenibilità sia fondamentale per lo sviluppo tecnologico”.
In altre parole, ciò implica che il metaverso si svilupperà nel rispetto delle leggi esistenti sulla protezione delle informazioni personali, dei consumatori, dei dati e della regolamentazione delle piattaforme. A tal fine, l’UE intende sostenere lo sviluppo di tecnologie correlate e raccogliere fondi per la ricerca sugli effetti del metaverso sulla salute delle persone.
Inoltre, nel primo trimestre dell’anno prossimo, è previsto il lancio di una piattaforma per i mondi virtuali accessibile a un vasto pubblico e si affronteranno anche le questioni normative relative al metaverso per i bambini. Per quanto riguarda la disinformazione, si cercheranno sinergie con le istituzioni e le normative esistenti che si occupano di tali questioni.
Per quanto riguarda le imprese, si è constatato che l’UE possiede alcune aziende competitive a livello globale in settori come la modellazione 3D, i giochi e la realtà virtuale (VR). Tuttavia, si è sottolineato che l’ecosistema è frammentato e presenta vulnerabilità nell’adozione delle nuove tecnologie e problemi finanziari. Per affrontare questa situazione, si prevede di coinvolgere gli attori interessati per sviluppare una roadmap e stabilire una “sandbox normativa” per testare nuove tecnologie e modelli di business.
È importante notare che l’UE mira a un “metaverso aperto” collaborando con organizzazioni internazionali di standardizzazione per evitare una struttura metaversale chiusa focalizzata su poche grandi tecnologie.
Nel campo delle politiche pubbliche, sono previste diverse misure per fornire servizi pubblici all’interno del metaverso. Ad esempio, il progetto “European CitiVerse”, già avviato dall’UE per aiutare le autorità locali a ottimizzare la pianificazione e la gestione urbana, lancerà un nuovo consorzio per infrastrutture digitali responsabile di aree tecnologiche come la tecnologia del linguaggio e la blockchain. Inoltre, verrà avviato il progetto “Virtual Human Twin”, che utilizza un supercomputer per replicare digitalmente il corpo umano e fornirlo al personale medico per aiutare la pratica medica e gestire la salute personale.
Inoltre, verrà lanciato il “Centro di ricerca sulla trasparenza degli algoritmi” per creare un centro di ricerca internazionale che affronti la scatola nera dell’intelligenza artificiale.
Infine, l’UE istituirà un gruppo di governance che riunirà esperti da tutto il mondo al fine di condividere le migliori pratiche per il Web 4.0. L’obiettivo principale sarà affrontare aspetti più tecnici rispetto alla governance esistente.
“Euroactive ha dichiarato che la strategia della Commissione europea si concentra sulla connessione con i programmi esistenti, lo sviluppo di nuovi dispositivi tecnologici e il rafforzamento delle partnership”.