Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha compiuto progressi significativi, alimentando la necessità di vasti set di dati per l’addestramento dei modelli. Questo ha sollevato questioni cruciali riguardo all’uso di contenuti protetti da copyright, portando il governo del Regno Unito a considerare una revisione delle leggi sul diritto d’autore per facilitare l’accesso delle aziende tecnologiche a tali materiali. Tuttavia, queste proposte hanno incontrato una forte opposizione da parte delle industrie creative, preoccupate per la tutela dei diritti degli autori e degli artisti.​

Nel dicembre 2024, il governo britannico ha avviato una consultazione pubblica di 12 settimane per valutare la possibilità di introdurre un’eccezione al diritto d’autore che permetta alle aziende di IA di utilizzare opere protette senza il consenso preventivo dei titolari dei diritti, a meno che questi ultimi non scelgano esplicitamente di escludere le proprie opere da tale utilizzo. Questo approccio, noto come “opt-out”, mira a semplificare l’accesso ai dati necessari per l’addestramento dei modelli di IA, promuovendo l’innovazione tecnologica. ​

Le proposte governative hanno suscitato preoccupazioni tra artisti, scrittori e altri professionisti delle industrie creative. Figure di spicco come Elton John, Kate Bush e Paul McCartney hanno espresso timori riguardo alla possibilità che le loro opere vengano utilizzate senza autorizzazione, compromettendo i diritti d’autore e il valore economico delle creazioni artistiche. Inoltre, l’onere di dover attuare l’opt-out potrebbe risultare gravoso per molti creatori, rendendo difficile la protezione delle proprie opere. ​

Esperti legali hanno sollevato dubbi sulla conformità delle proposte del governo con le normative internazionali sul copyright, in particolare con la Convenzione di Berna, che richiede che la protezione del diritto d’autore sia automatica e non subordinata ad azioni da parte dei titolari dei diritti. Un sistema di opt-out potrebbe quindi essere in contrasto con tali obblighi internazionali, esponendo il Regno Unito a potenziali contenziosi legali. ​

In risposta alle critiche, i ministri britannici stanno considerando modifiche alle proposte iniziali per trovare un equilibrio tra le esigenze dell’industria tecnologica e la protezione dei diritti delle industrie creative. Tra le opzioni al vaglio vi è l’introduzione di misure che garantiscano una maggiore trasparenza nell’uso delle opere protette e l’implementazione di sistemi che facilitino la gestione dei diritti da parte dei creatori. Il governo ha sottolineato l’importanza di sostenere sia l’innovazione nell’IA sia la tutela delle industrie creative, riconoscendo il loro contributo significativo all’economia e alla cultura del paese.

Di Fantasy