Le azioni di intelligenza artificiale (AI) dovrebbero ora essere considerate una componente essenziale dei portafogli degli investitori, poiché le Big Tech si preparano a un boom dell’IA. Questa è l’affermazione del CEO e fondatore di una delle più grandi organizzazioni indipendenti di consulenza finanziaria, gestione patrimoniale e fintech al mondo, Nigel Green, in seguito ai rapporti sugli utili della scorsa settimana da parte dei giganti della tecnologia, tra cui Microsoft, Alphabet (società madre di Google), Meta (società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp) e Amazon.
Questa posizione arriva anche dopo che i leggendari investitori Warren Buffett e Charlie Munger, rispettivamente presidente e vicepresidente di Berkshire Hathaway, hanno espresso scetticismo sull’intelligenza artificiale durante un’assemblea degli azionisti tenutasi nel weekend. Munger ha affermato: “Personalmente sono scettico su parte del clamore che sta andando verso l’intelligenza artificiale. Penso che l’intelligence vecchio stile funzioni abbastanza bene.”
Nonostante le opinioni scettiche di Buffett e Munger, Nigel Green afferma che le Big Tech hanno riportato solidi risultati finanziari nel primo trimestre e hanno mostrato un notevole aumento del ritmo di crescita. Tuttavia, la vera storia è l’entusiasmo apparentemente inarrestabile dei giganti della tecnologia nei confronti dell’intelligenza artificiale. La maggior parte delle aziende statunitensi ritiene chiaramente che l’IA sia il futuro.
Green sottolinea l’importanza di questa tendenza, poiché solo cinque società tecnologiche hanno realizzato i due terzi dei guadagni dell’S&P 500 finora quest’anno. Durante la stagione degli utili delle Big Tech, i dettagli sull’IA hanno dominato, insieme alle linee guida sulle capacità di gestire una recessione economica e all’efficacia delle misure di riduzione dei costi. Green prevede che il tema dell’intelligenza artificiale diventerà sempre più rilevante nelle prossime stagioni degli utili.
La sua convinzione è supportata dagli eventi recenti, in particolare dal rapido successo del chatbot AI ChatGPT, che ha ottenuto una grande popolarità in poche settimane e ha superato rapidamente piattaforme di social media come TikTok o Instagram. Secondo i rapporti, solo due mesi dopo il suo lancio alla fine di novembre, il chatbot aveva già 100 milioni di utenti attivi mensili a gennaio.
È proprio a causa del potenziale impatto dell’IA sulla società e sul business globale che Nigel Green afferma che le azioni dell’IA dovrebbero far parte dei portafogli della maggior parte degli investitori. L’inclusione dell’IA in un portafoglio di investimenti offre diversi vantaggi, come un potenziale ritorno significativo, una gestione del rischio migliore, la possibilità di diversificazione e vantaggi a prova di futuro. Man mano che l’uso dell’IA continua a crescere e divent are più pervasivo, le aziende che non adottano questa tecnologia potrebbero trovarsi in uno svantaggio competitivo.
Green conclude affermando che le aziende che hanno un interesse significativo nell’IA potrebbero beneficiare della crescita del settore, offrendo potenziali ricompense significative per i primi investitori. Tuttavia, come ogni strategia di investimento, l’inclusione dell’intelligenza artificiale in un portafoglio comporta rischi e richiede un’attenta considerazione. Gli investitori dovrebbero cercare consulenza professionale prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Green afferma: “Crediamo che l’intelligenza artificiale sia il futuro e sappiamo dal passato che i primi investitori in tecnologie innovative spesso ottengono enormi ricompense”.