Nel mese di settembre 2025, xAI — la startup sull’intelligenza artificiale di Elon Musk — ha avviato una trasformazione significativa nel suo approccio alla formazione del modello Grok, il chatbot su cui sta investendo molto. Questa trasformazione non è solo tecnica: riguarda le persone, il modo in cui vengono coinvolte, il tipo di competenze richieste, e perfino la struttura interna del team addetto ai dati. Il corpo centrale della riforma? La decisa riduzione del ruolo dei tutor generici (data annotators più o meno “all-purpose”) in favore di tutor specialistici dotati di expertise in campi come STEM, finanza, medicina e sicurezza.
Secondo report di Business Insider, Reuters, TechCrunch e altri, quando è esplosa la ristrutturazione, xAI ha deciso di licenziare almeno 500 persone dal suo team di etichettatura dati — vale a dire circa un terzo del personale del team, che aveva all’incirca 1.500 membri.
L’e-mail interna che ha informato il personale è chiara nel suo messaggio di rottura: «Dopo un’attenta revisione del nostro lavoro relativo ai dati umani, abbiamo deciso di accelerare l’espansione e la definizione delle priorità dei nostri tutor di intelligenza artificiale specializzati, riducendo al contempo l’attenzione sul ruolo di tutor di intelligenza artificiale generale».
I lavoratori che avevano ruoli generici hanno ricevuto notifiche che il loro impiego “con xAI terminerà”, anche se verrebbero pagati almeno fino al termine del contratto o fino a una scadenza prefissata (in alcuni casi fino al 30 novembre).
Ma xAI non si limita a tagliare: sta anche rimodellando il futuro. In parallelo alle riduzioni, l’azienda ha annunciato che intende decuplicare (ovvero moltiplicare per dieci) il numero di tutor specializzati.
Ciò significa cercare persone con competenze molto specifiche: non solo capacità di annotazione, ma abilità più tecniche, diagnostiche, settoriali. Campi come la sicurezza dei modelli, la medicina, la finanza, le materie STEM sono citati esplicitamente.
Per valutare potenziali candidati o persone interne che potrebbero passare al ruolo specialistico, xAI ha predisposto test nelle varie aree: coding, finanza, sicurezza, comportamenti del modello (model behavior), persino aspetti specifici come la “personalità” del chatbot Grok, o aree più curiose come “shitposters and doomscrollers”.
Diego Pasini, un giovane leader che ha assunto questo compito, ha chiesto che chi vuol passare al ruolo specialistico si sottoponga a questi test, usando piattaforme come CodeSignal o Google Forms.