Immagine AI

È un martedì qualsiasi e apri YouTube. In cima ai suggeriti, video di gattini parlanti, soap con protagonisti improbabili o narrazioni che sembrano quasi coerenti. Ma sotto l’apparenza ironica, c’è una realtà più sottile: YouTube non è più solo un palcoscenico per voci umane, storie personali o passioni artigianali. È diventato un’enorme macchina che ingoia, riproduce e rigurgita contenuti IA — spesso superficiali, eufemisticamente definiti “slop”.

Sì, lo slop IA è già qui. Non è futuro né ipotesi, ma presente vivace e disturbante. Video creati non per emozionare, informare o intrattenere con genuinità, ma “efficaci ma vuoti, progettati più per ingannare gli algoritmi che per conquistare gli spettatori”.

Guarda un po’: quei video che ti catturano con titoli bizzarri e vignette ipnotiche rispondono spesso a un unico imperativo: quantità sopra qualità. Sono scatti veloci, artefatti narrativi inventati al computer, sollievo istantaneo per l’algoritmo… ma anestesia per lo spettatore. Il contenuto diventa mero riempitivo, facilmente digeribile, ma altrettanto facilmente dimenticabile.

E mentre lo scroll ti travolge, ti ritrovi a chiederti: “Cosa resta della promessa originaria di YouTube? Dare voce alle storie, alla creatività, all’umano?”. L’articolo risponde che quella promessa è ancora in bilico: in mezzo alla pletora di automazione, l’unico antidoto può essere l’appetito umano per l’originale.

Il termine “AI slop” – in italiano, qualcosa come “spazzatura IA” o “sbobba digitale” – è un’espressione desueta e pungente nata nella comunità tech. Indica contenuti generati in serie, privi di cura o impegno, pensati per saturare il feed piuttosto che incantare l’occhio o la mente.

Il fenomeno non è isolato. The Guardian ha raccontato come, tra i 100 canali in più rapida crescita su YouTube nel luglio 2025, ben 9 erano composti interamente da video IA — con trame tanto strampalate da essere grottescamente affascinanti: gattari-cat soap, bambini intrappolati nello spazio, atleti non morti, e canali come “Super Cat League” che si sono conquistati milioni di iscritti in fretta.

YouTube si è attivato: alcuni canali sono stati rimossi, altri privati della monetizzazione. È un segnale — seppur tardivo — della volontà di riportare qualità e credibilità sulla piattaforma.

In risposta alla proliferazione dello slop, YouTube ha aggiornato le sue regole di monetizzazione – ora focalizzate a penalizzare i contenuti “inautentici” o ripetitivi, cercando di premiare chi mette anima, narrazione personale ed editoria creativa nei propri video.

Questo cambiamento fa da contropiede al mare di video generati con scarsa umanità: se YouTube vuole sopravvivere come spazio significativo, deve valorizzare il contributo – unico – degli esseri umani, non solo dell’algoritmo.

Di Fantasy