Amazon ha ricevuto una multa di $25 milioni per le sue pratiche relative alla gestione dei dati dei bambini tramite il suo assistente vocale Alexa e i dispositivi Echo. Questa notizia rappresenta un duro colpo per il magnate Bezos e la sua macchina da soldi. Tuttavia, se confrontiamo l’entità della sanzione con le recenti performance di vendita di Amazon, corrisponde a circa due giorni di entrate per l’azienda.
La Federal Trade Commission (FTC) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ) hanno annunciato congiuntamente l’intenzione di intraprendere azioni legali contro Amazon. La denuncia afferma che l’azienda ha violato la regola COPPA, ovvero il Children’s Online Privacy Protection Act del 1998, che impone agli operatori di siti web e servizi online di adottare politiche chiare sulla privacy per i bambini al di sotto dei 13 anni. Secondo la FTC e il DOJ, Amazon ha conservato dati sensibili come voci e geolocalizzazione per anni, senza permettere ai genitori di cancellarli, mettendo a rischio tali dati da accessi non autorizzati.
Samuel Levine, direttore dell’Ufficio per la protezione dei consumatori della FTC, ha affermato che il comportamento di Amazon nel conservare le registrazioni vocali dei bambini a tempo indeterminato e nel non rispettare le richieste di cancellazione dei genitori viola chiaramente il COPPA. Levine ha anche sottolineato come ciò dimostri che Amazon privilegia il profitto rispetto alla privacy dei consumatori, cosa che va contro lo spirito della legge.
L’accusa è stata anche commentata da Alvaro M. Bedoya, uno dei commissari della FTC, che ha utilizzato Twitter per mettere in guardia il settore dell’intelligenza artificiale e tutte le aziende che utilizzano il machine learning. Bedoya ha affermato che l’accordo raggiunto con Amazon dovrebbe essere un avvertimento sia per i genitori di tutto il paese che utilizzano assistenti vocali, sia per le aziende del settore che accumulano sempre più dati.
In risposta alle accuse, è stata presentata una proposta di ordinanza del tribunale federale che obbligherebbe Amazon a eliminare gli account di bambini inattivi, determinate registrazioni vocali e dati di geolocalizzazione, e vieterebbe l’utilizzo di tali dati per addestrare i propri algoritmi.
Nonostante le rassicurazioni di Amazon riguardo alla possibilità di eliminare i dati vocali e di geolocalizzazione raccolti tramite il servizio Alexa, la denuncia sostiene che l’azienda abbia violato tali promesse conservando e utilizzando i dati per migliorare il proprio algoritmo. Amazon, pur difendendo le proprie pratiche di gestione dei dati e la privacy degli utenti, compresi i controlli parentali per l’eliminazione dei dati di geolocalizzazione e delle registrazioni vocali, si è trovata coinvolta in questa controversia.
Oltre alla multa inflitta ad Amazon, la FTC ha presentato una denuncia separata contro Ring, una sussidiaria di sicurezza domestica di Amazon. L’accusa riguarda il presunto coinvolgimento di Ring nel compromettere la privacy dei clienti consentendo a dipendenti o appaltatori di accedere a video privati, nonché l’assenza di misure di sicurezza e privacy adeguate.