Ad aprile, Google Brain e DeepMind hanno unito le loro forze per formare Google DeepMind, al fine di affrontare la minaccia competitiva rappresentata da OpenAI e dal suo innovativo ChatGPT. Secondo un articolo di Wired, il CEO di DeepMind, Demis Hassabis, ha annunciato che l’azienda sta lavorando su un nuovo sistema chiamato Gemini, anticipato durante il Google I/O a maggio. Gemini utilizzerà le stesse tecniche che hanno permesso ad AlphaGo di sconfiggere un campione di Go nel 2016.
Secondo il rapporto, Hassabis ha affermato che Gemini combinerà la tecnologia LLM (Large Language Models) con le tecniche di apprendimento per rinforzo utilizzate in AlphaGo, con l’obiettivo di dotarlo di nuove capacità di pianificazione e risoluzione dei problemi.
Un recente rapporto di The Information ha citato una fonte anonima che sostiene che i ricercatori di Google hanno utilizzato YouTube, che è di proprietà di Google, per sviluppare Gemini. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio per Google DeepMind, poiché avrebbe accesso più completo ai dati video rispetto ai rivali che utilizzano solo il web scraping.
Durante il Google I/O, il CEO Sundar Pichai ha menzionato in un post sul blog che Gemini, il “modello di base di nuova generazione” dell’azienda, è ancora in fase di sviluppo. Pichai ha scritto: “Gemini è stato creato da zero per essere multimodale, altamente efficiente nelle integrazioni di strumenti e API e costruito per consentire future innovazioni, come la memoria e la pianificazione”. Ha anche aggiunto: “Sebbene sia ancora presto, stiamo già osservando capacità multimodali impressionanti che non erano presenti nei modelli precedenti. Una volta che Gemini sarà stato perfezionato e sottoposto a rigorosi test di sicurezza, sarà disponibile in diverse dimensioni e con diverse capacità”.
I rapporti su Gemini giungono mentre Hassabis stesso ha espresso preoccupazione per i rischi esistenziali a lungo termine dell’intelligenza artificiale. Nell’articolo di Wired, Hassabis afferma che, sebbene nessuno sappia con certezza se l’IA diventerà una grave minaccia, se i progressi continueranno al ritmo attuale, non avremo molto tempo per sviluppare misure di protezione adeguate. Ha dichiarato: “Riesco a immaginare le potenzialità che stiamo sviluppando con il progetto Gemini e non abbiamo motivo di credere che non funzioneranno”.
Tuttavia, di recente Hassabis ha anche firmato la Dichiarazione sul rischio dell’IA, esprimendo preoccupazione per un “rischio di estinzione” legato all’avanzamento dell’intelligenza artificiale avanzata se il suo sviluppo non viene gestito correttamente.