Oggi, Databricks ha fatto un annuncio di grande rilevanza nel mondo delle aziende tecnologiche, annunciando una nuova iniezione di finanziamenti che ammonta a oltre 500 milioni di dollari, portando la valutazione complessiva dell’azienda a un impressionante totale di 43 miliardi di dollari. Questo round di finanziamento è stato guidato da T. Rowe Price Associates, ma ci sono due nuovi nomi di spicco che emergono tra gli investitori di questa tornata: Nvidia e Capital One Ventures. È interessante notare che Capitol One è il principale cliente del principale concorrente di Databricks, Snowflake.
Ali Ghodsi, il CEO di Databricks, ha spiegato in una videochiamata a VentureBeat che questo nuovo round di finanziamento è fondamentale per la natura strategica delle partnership e degli investitori coinvolti. La collaborazione con Nvidia, in particolare, promette di approfondire la sinergia tra le due aziende e aumentarne il valore complessivo. Ghodsi ha dichiarato: “Abbiamo lavorato direttamente con Jensen Huang, CEO di Nvidia, per rafforzare la nostra partnership, partendo dalle fondamenta delle GPU, che costituiscono la base di tutte le applicazioni legate all’intelligenza artificiale, fino al software che esegue operazioni su di esse”.
Fondata nel 2013 dai creatori originali di Apache Spark, Databricks è diventata famosa per la sua piattaforma “lakehouse” nel cloud, un connubio di data warehouse e data lake che permette ai clienti di unificare dati, analisi e intelligenza artificiale in un’unica soluzione. Questo consente ai clienti di gestire e sfruttare in modo efficace i dati aziendali, accelerando allo stesso tempo lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale generativa.
Il secondo trimestre del 2023 ha segnato un notevole slancio per Databricks: la società ha registrato la più alta crescita dei ricavi trimestrali nella sua storia, ha superato i 10.000 clienti in tutto il mondo e ha completato l’acquisizione di MosaicML, una delle principali piattaforme di intelligenza artificiale generativa.
Negli ultimi tempi, sono state fatte diverse previsioni riguardo a una possibile IPO di Databricks, ma un recente rapporto di The Information ha sollevato preoccupazioni riguardo all’uso significativo di liquidità da parte dell’azienda. Secondo il rapporto, Databricks ha visto il suo consumo di liquidità raddoppiare rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 430 milioni di dollari, e si prevede che possa arrivare a consumarne un totale di 900 milioni di dollari nel corso di questo e del prossimo anno fiscale, prima di generare liquidità a partire dal 2025. In totale, l’articolo afferma che Databricks potrebbe arrivare a un flusso di cassa libero negativo fino a 1,5 miliardi di dollari.
Questi rapporti hanno suscitato interesse nel settore, considerando che Databricks è stata definita “una delle aziende tecnologiche private più attentamente osservate” e sembrava che l’azienda si stesse dirigendo verso una quotazione in borsa. Ali Ghodsi ha risposto a tali voci affermando che il team finanziario dell’azienda stava inizialmente cercando una partnership strategica e non aveva bisogno urgente di finanziamenti. Tuttavia, a causa delle voci, sono giunte proposte di investimento da parte di numerosi investitori in tutto il mondo.
Ghodsi ha anche sottolineato che l’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa da parte delle aziende è in aumento e che Databricks è ben posizionata per guidare questa tendenza, poiché le aziende già si fidano dell’azienda per garantire la sicurezza e la privacy dei loro dati.
Inoltre, Ghodsi ha previsto un aumento significativo delle applicazioni di intelligenza artificiale generativa nel settore B2B nella seconda metà del 2023, sottolineando che Databricks ha già sviluppato modelli linguistici di grandi dimensioni come Dolly e Dolly 2.0, che sono stati rilasciati a marzo e aprile. Questi modelli stanno aprendo la strada a nuove opportunità nel mondo delle applicazioni B2B basate sull’intelligenza artificiale generativa.