Durante l’ultimo incontro sugli utili di Alphabet, il CEO Sundar Pichai ha parlato degli imminenti progetti dell’azienda, prospettando lanci innovativi per il 2024. Tuttavia, l’assenza di menzione del previsto lancio di Gemini ha sollevato domande sul suo rilascio.
Gemini era atteso per questo autunno, ma non c’è traccia del prodotto. Demis Hassabis, CEO di Google DeepMind, aveva precedentemente sottolineato la potenza di Gemini, suggerendo che potesse superare GPT-4 di OpenAI.
Sissie Hsiao, vicepresidente di Google, ha elogiato Gemini per le sue capacità, come la creazione di immagini in base a semplici istruzioni. Queste immagini, ha sottolineato, non sono prelevate dal web, ma create da zero.
Le tecniche usate per Gemini, secondo Hassabis, derivano da quelle di AlphaGo, integrandole con avanzate capacità linguistiche e nuove innovazioni.
Le indiscrezioni sul web suggeriscono che Gemini potrebbe rivoluzionare le offerte di Google, con capacità multimodali e la potenziale sostituzione di PaLM 2 in Makersuite. Una caratteristica in evidenza è “Stubbs”, che permette di creare prototipi di app con un singolo prompt.
Makersuite sarà inoltre potenziato con funzionalità di salvataggio automatico e migliore supporto alla traduzione, pur con alcune limitazioni nella gestione dei prompt.
Il lancio di Gemini è altamente atteso e potrebbe posizionare Google come leader nel settore, sfruttando la vasta piattaforma digitale dell’azienda. Tuttavia, il ritardo nel lancio potrebbe avere ripercussioni negative tra gli utenti e mettere pressione su Google.
Pichai, nel suo intervento, ha descritto i progressi come “promettenti”, ma la descrizione potrebbe suggerire che Gemini sia ancora in una fase iniziale di sviluppo.
OpenAI, nel frattempo, ha annunciato miglioramenti a GPT-4, puntando sulla multimodalità. Google sta cercando di competere con questa offerta, ma la sfida risiede nel bilanciare innovazione e consegna tempestiva.
In sintesi, mentre le notizie trapelate su Gemini sono entusiasmanti, l’accelerato ritmo innovativo di OpenAI potrebbe mettere Google in una posizione di svantaggio, a meno che non acceleri il suo lancio.