OpenAI ha annunciato l’aggiornamento della sua app principale ChatGPT e del modello di generatore di immagini AI DALL-E 3, introducendo nuovi tag di metadati per identificare le immagini come prodotti di intelligenza artificiale. Questa mossa, simile all’iniziativa di Meta, mira a rendere più trasparente l’origine delle immagini generate dall’IA.
L’aggiornamento include nuovi metadati basati sulle specifiche C2PA, consentendo a chiunque, inclusi i social media e i distributori di contenuti, di riconoscere le immagini generate da ChatGPT e DALL-E 3. È già in vigore sul web e sarà implementato per gli utenti mobili entro il 12 febbraio. Un sito web chiamato Content Credentials consente agli utenti di verificare se un’immagine è stata generata dall’IA tramite i nuovi metadati.
La Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), fondata nel 2021, si occupa di sviluppare standard per certificare l’origine dei contenuti multimediali, con l’obiettivo di contrastare la disinformazione online. Questo sforzo è diventato cruciale con la diffusione di deepfake e clonazioni audio e video generate dall’IA, spesso utilizzate per truffe e manipolazione.
OpenAI sta integrando i metadati C2PA per identificare le immagini AI, ma avverte che non sono una soluzione infallibile poiché possono essere rimossi o ignorati. Meta ha presentato una funzionalità simile che utilizza un’emoji lampeggiante per indicare immediatamente l’origine dell’immagine, ma la sua implementazione è prevista per i prossimi mesi. Entrambe le società si basano su standard come C2PA e IPTC Photo Metadata Standard per garantire la tracciabilità delle immagini AI.