Microsoft ha difeso la sua collaborazione con OpenAI presso l’Unione Europea, affermando che mirava a promuovere la concorrenza con Google, non a consolidare un monopolio. La dichiarazione è giunta in risposta alle indagini dell’UE riguardanti questa partnership.
Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha rivelato che inizialmente Google era destinato a dominare il settore dell’intelligenza artificiale. Microsoft ha presentato un dossier alla Commissione europea, sottolineando come la collaborazione con OpenAI fosse volta a contrastare la posizione di dominio di Google nell’IA.
Secondo Microsoft, Google è attualmente l’unica azienda con una struttura verticale che copre tutti gli aspetti dell’IA, dal chip AI al proprio app store mobile. Microsoft ha argomentato che, per competere con Google, altre aziende devono unire le forze.
In particolare, Microsoft ha evidenziato i chip AI di Google come una minaccia per le altre aziende nel settore dell’IA. Google utilizza i suoi chip per addestrare modelli come Gemini, sfruttando dati proprietari come quelli di YouTube, ai quali altri sviluppatori non hanno accesso.
Microsoft ha anche citato l’assistente vocale di Google, “Assistant”, e quello di Apple, “Siri”, come esempi di come le grandi aziende siano in vantaggio nel campo dell’IA generativa, rendendo difficile per i nuovi arrivati competere.
La risposta di Microsoft è stata coerente con le dichiarazioni precedenti del CEO Nadella, che aveva indicato la necessità di competere con Google nell’IA attraverso la partnership con OpenAI.
Google ha replicato alle critiche di Microsoft, sottolineando la necessità che l’UE indaghi su pratiche anti-concorrenziali, come addebiti per il trasferimento dei dati e comportamenti monopolistici passati con Windows.
Le autorità regolamentari dell’UE e degli Stati Uniti stanno indagando sulla partnership Microsoft-OpenAI per valutare se violi le normative antitrust. Inoltre, in USA, Google e Amazon sono sotto osservazione per i loro investimenti nell’IA attraverso Antropic.