Il problema della gestione dei dati nell’apprendimento dell’intelligenza artificiale (AI) sta assumendo proporzioni sempre più ampie, estendendosi dal testo alla musica e alla voce. Recentemente, Sony Music, una delle più grandi etichette discografiche al mondo, ha minacciato azioni legali contro le società di AI. Inoltre, per la prima volta, un doppiatore ha intentato una causa contro l’uso non autorizzato della sua voce.
Secondo Bloomberg e la BBC, Sony Music ha inviato avvisi a circa 700 aziende, tra cui OpenAI, Google e Microsoft, chiedendo loro di non utilizzare la musica, le copertine degli album e i metadati di proprietà dell’etichetta per addestrare modelli di AI. Sony Music rappresenta artisti come Beyoncé, Adele e Celine Dion.
Sony Music ha affermato che molte di queste società hanno utilizzato il suo materiale senza autorizzazione per l’addestramento e lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale, privando sia l’azienda che gli artisti del controllo e del compenso. Le società hanno ricevuto un avviso di risposta entro un certo termine, altrimenti Sony Music prevede di esercitare pienamente i suoi diritti di copyright.
Questa non è la prima volta che si verifica una disputa legale tra l’industria della musica e le società di AI. In precedenza, la Universal Music e altri avevano intentato una causa contro Antropic, accusandola di utilizzare testi di canzoni famose senza autorizzazione.
In un caso senza precedenti, i doppiatori Paul Sky Lehman e Linnea Sage hanno intentato una causa contro la startup di AI Lovo, accusandola di aver utilizzato le loro voci senza permesso, compiendo copie illegali. Questo caso rappresenta la prima volta che viene intentata una causa per violazione del copyright delle voci dei doppiatori.
Questi eventi evidenziano un crescente conflitto tra i detentori dei diritti d’autore e le società di AI. In particolare, nel settore della musica, l’introduzione di strumenti di AI generativa come “Suno” e “Udio” sta generando reazioni sempre più intense da parte dei detentori dei diritti d’autore. Il mese scorso, oltre 200 cantanti, tra cui Billie Eilish e Katy Perry, hanno firmato una lettera aperta chiedendo il divieto dell’uso non autorizzato dell’intelligenza artificiale.