Recentemente è emerso che OpenAI ha subito un episodio di sicurezza significativo causato da hacker, come riportato dal New York Times (NYT). L’incidente si è verificato l’anno scorso e ha coinvolto l’accesso non autorizzato alle discussioni online dei dipendenti, ma non ha compromesso il sistema ChatGPT né rubato informazioni sugli utenti.
Secondo fonti interne citate dal NYT, l’accesso hacker ha riguardato principalmente le conversazioni su forum online in cui i dipendenti discutevano della tecnologia OpenAI. Questo episodio è stato comunicato ai dipendenti e al consiglio di amministrazione durante l’assemblea generale dell’aprile scorso, ma OpenAI ha scelto di non renderlo pubblico perché non erano state compromesse informazioni sensibili sugli utenti o sui partner aziendali.
È stato anche confermato che l’hacker non aveva collegamenti con governi stranieri e non rappresentava una minaccia per la sicurezza nazionale, motivo per cui l’incidente non è stato segnalato alle autorità statunitensi.
Questo caso è stato menzionato solo dal New York Times e non è stato ampliamente diffuso. Tuttavia, TechCrunch ha commentato sottolineando che, nonostante l’episodio non sembri un grave problema, serve come promemoria che le aziende di intelligenza artificiale sono diventate obiettivi importanti per gli hacker.