Addestrare i robot in ambienti reali può essere complicato e costoso, soprattutto a causa dei numerosi guasti e della grande quantità di dati necessari. Per superare queste sfide, è emerso un nuovo approccio che utilizza i gemelli digitali.
TechCrunch ha riportato i risultati di uno studio condotto dal MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL), pubblicato il 24 luglio, intitolato “Reality Adjustment through Simulation: A RialTo (Real-to-Sim-to-Real) Approach for Robust Manipulation”. Questo studio introduce l’uso dei gemelli digitali per migliorare l’apprendimento dei robot tramite imitazione e rinforzo.
Il concetto è che i robot possono apprendere a muoversi e ad eseguire compiti in ambienti simulati, che replicano fedelmente il mondo reale, senza le limitazioni fisiche che si incontrerebbero nel mondo fisico. I ricercatori hanno spiegato: “Immagina di dover rompere 100 tazze per insegnare a un robot come metterle nella lavastoviglie. Con i gemelli digitali, possiamo fare centinaia o addirittura migliaia di tentativi di apprendimento senza danni reali.”
La simulazione è diventata un elemento cruciale nell’addestramento dei robot, permettendo loro di testare, fallire e apprendere molto più rapidamente rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, creare un gemello digitale non richiede apparecchiature complesse o costose. I ricercatori hanno dimostrato questo concetto utilizzando un iPhone per scansionare e creare un modello digitale dell’ambiente circostante.
Nel loro studio, hanno testato il metodo Rialto su vari compiti di manipolazione, come impilare piatti e sistemare libri, e hanno riscontrato che questo approccio ha migliorato il successo dei robot nel 67% dei casi, senza la necessità di una grande raccolta di dati.
Tuttavia, costruire un gemello digitale per ambienti complessi e dinamici, come una cucina vera e propria, rimane una sfida. “Rialto offre un’interfaccia semplice per scansionare rapidamente e costruire gemelli digitali degli ambienti reali,” ha dichiarato uno dei ricercatori. “In futuro, se approcci semplici come la scansione con un iPhone diventassero più sofisticati, potrebbero migliorare notevolmente la capacità dei robot di adattarsi a diversi ambienti.”