Recentemente, le star del cinema americano hanno avviato uno sciopero per chiedere una regolamentazione sull’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nei videogiochi. A differenza del settore cinematografico, però, questo sciopero potrebbe avere un impatto limitato sull’industria dei giochi.
Il New York Times ha riportato che il sindacato SAG-AFTRA, che rappresenta attori e radiodiffusori, ha dichiarato uno sciopero contro le principali aziende di videogiochi che utilizzano le immagini o le voci degli attori senza un accordo adeguato. Questo è avvenuto perché il contratto tra SAG-AFTRA e le principali società di videogiochi è scaduto nel novembre scorso e le trattative, in corso da oltre un anno, si sono interrotte.
Fino a quando non verrà trovato un accordo, i 160.000 membri del sindacato non parteciperanno ai giochi prodotti da sette grandi aziende, tra cui Blizzard Activision, Warner Bros. Games ed Electronic Arts. Tuttavia, lo sciopero non riguarda i giochi in produzione dal settembre scorso, come “Fortnite”, che continuano ad essere aggiornati.
Le richieste del sindacato includono salari più alti e protezioni specifiche per l’uso dell’AI. Fran Drescher, presidente del sindacato, ha dichiarato: “Non accetteremo contratti che permettano alle aziende di abusare dell’AI a danno dei nostri membri”. Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo del sindacato, ha aggiunto che è “sorprendente che gli studi di gioco non abbiano imparato nulla dallo sciopero dell’anno scorso”.
Le aziende di gioco, da parte loro, hanno espresso delusione per la decisione di scioperare, affermando di essere vicine a un accordo e di aver trovato un terreno comune per le nuove protezioni contro l’AI.
Questo è il primo sciopero del sindacato contro le aziende di videogiochi dal 2016. Gli esperti ritengono però che l’impatto dello sciopero sarà limitato. A differenza del cinema e della televisione, i videogiochi richiedono molto tempo per essere sviluppati e pubblicati, quindi gli effetti dello sciopero potrebbero non essere evidenti per anni. Inoltre, lo sciopero del 2016, che è durato un anno, non ha avuto un grande impatto sull’industria.
Infine, è importante notare che SAG-AFTRA ha recentemente firmato un contratto con Replica Studio per la clonazione vocale, il che ha suscitato critiche tra i membri del sindacato per la mancanza di un processo di approvazione separato.