Il settore dell’intelligenza artificiale sta vivendo un’accelerazione senza precedenti, con sviluppi tecnologici che prima sembravano impossibili che ora diventano realtà. In particolare, gli agenti AI, o assistenti virtuali, stanno per diventare sempre più integrati nel nostro lavoro quotidiano.

Gartner prevede che entro il 2028, almeno il 15% delle decisioni lavorative quotidiane sarà preso autonomamente grazie all’uso di agenti AI, un incremento significativo rispetto allo 0% previsto per il 2024. L’azienda ha anche identificato questa tecnologia come una delle principali tendenze strategiche nel 2025.

Gene Alvarez, analista di Gartner, ha affermato che gli agenti AI possono svolgere compiti banali che occupano tempo e risorse umane. La loro evoluzione porterà a sistemi in grado di monitorare, gestire e agire autonomamente, non limitandosi a osservare. Ad esempio, un agente AI potrebbe guidare un nuovo dipendente, fungendo da mentore e accelerando il processo di apprendimento.

Tuttavia, c’è anche preoccupazione riguardo alla perdita di posti di lavoro. Alvarez ha sottolineato che, se utilizzati correttamente, gli agenti AI possono aiutare le persone ad acquisire nuove competenze, consentendo loro di adattarsi a lavori più richiesti.

Un’altra tendenza emergente è la creazione di piattaforme di governance per l’intelligenza artificiale. Queste piattaforme aiuteranno le organizzazioni a gestire le prestazioni legali ed etiche dei loro sistemi AI, verificando la presenza di pregiudizi e garantendo l’uso responsabile della tecnologia. La trasparenza sarà fondamentale per mantenere la fiducia degli utenti nell’IA.

Alvarez ha evidenziato che attualmente ci sono sette paradigmi di elaborazione, tra cui CPU, GPU e calcolo quantistico. In futuro, i modelli di calcolo ibrido combineranno diverse tecnologie per ottimizzare le prestazioni e ridurre il consumo energetico, che è sempre più importante data la crescente pressione per diminuire l’impatto ambientale.

La diffusione della disinformazione è una preoccupazione crescente, e Gartner prevede che entro il 2028, metà delle aziende adotterà strumenti progettati specificamente per la sicurezza contro la disinformazione. Questi strumenti saranno un insieme di tecnologie destinate a valutare l’autenticità delle informazioni e prevenire impersonificazioni.

Con l’avanzamento del calcolo quantistico, molte forme di crittografia attuale potrebbero diventare vulnerabili. Gartner prevede che entro il 2029, gran parte della crittografia asimmetrica convenzionale non sarà più sicura. Le organizzazioni devono prepararsi ora per la crittografia post-quantistica per garantire la sicurezza dei propri dati.

Infine, Gartner prevede un aumento dell’uso di interfacce cervello-macchina bidirezionali (BBMI), che potrebbero migliorare le capacità cognitive umane. Si stima che entro il 2030, il 30% dei lavoratori della conoscenza utilizzerà queste tecnologie per rimanere competitivi in un ambiente lavorativo sempre più dominato dall’IA.

Di Fantasy