Negli ultimi anni, gli agenti AI (strumenti alimentati da modelli generativi che possono eseguire azioni con minima supervisione umana) hanno guadagnato crescente attenzione. Tuttavia, la fiducia nel permettere a questi agenti di stipulare contratti o effettuare acquisti autonomamente rimane limitata. GenLayer, una startup recentemente emersa dall’ombra, propone una soluzione innovativa per colmare questa lacuna.​

GenLayer sta sviluppando un’infrastruttura basata su blockchain che consente agli agenti AI di redigere contratti, effettuare pagamenti e eseguire accordi in modo autonomo. Nell’autunno scorso, l’azienda ha annunciato di aver raccolto 7,5 milioni di dollari da investitori di rilievo, tra cui Arthur Hayes (Maelstrom), Arrington Capital e North Island Ventures, per realizzare questa visione.​

Gli agenti AI hanno dimostrato la capacità di analizzare dati, concludere affari e gestire asset, ma sorge un problema fondamentale: non si fidano intrinsecamente l’uno dell’altro. Diversamente dagli esseri umani, gli agenti AI non temono cause legali o danni reputazionali; quindi, come possono far rispettare gli accordi? Albert Castellana, CEO di YeagerAI (l’azienda che sta sviluppando GenLayer), vede questa come una falla critica nello sviluppo attuale dell’AI.​

I contratti smart tradizionali, che alimentano le transazioni basate su blockchain, sono troppo rigidi per il commercio guidato dall’AI. Non possono elaborare dati non strutturati, comprendere linguaggi complessi o adattarsi ai cambiamenti del mondo reale. GenLayer mira a trasformare questi contratti in “contratti intelligenti”—accordi più flessibili e alimentati dall’AI che funzionano in modo simile ai contratti umani.​

A differenza delle blockchain tradizionali che richiedono oracoli esterni per accedere ai dati off-chain, GenLayer integra l’AI direttamente a livello di protocollo. I contratti intelligenti possono recuperare dati web in tempo reale, elaborare input in linguaggio naturale e ragionare su condizioni complesse del mondo reale, il tutto senza affidarsi a servizi di terze parti.​

GenLayer introduce un modello di consenso chiamato “democrazia ottimistica”, in cui più validatori—ognuno utilizzando diversi modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM)—votano sulla validità di un contratto o decisione generata dall’AI. Questo garantisce che nessun singolo modello AI abbia il controllo e previene manipolazioni.​

Al centro di GenLayer c’è un livello di fiducia nativo dell’AI—un sistema indipendente che garantisce che gli agenti AI operino in modo equo nelle transazioni finanziarie, nell’esecuzione dei contratti e nella risoluzione delle controversie. Le caratteristiche chiave includono:​

  • Contratti intelligenti: accordi alimentati dall’AI che elaborano linguaggio naturale e accedono a dati web in tempo reale.​
  • Decisioni guidate dall’AI: un modello di consenso in cui più modelli AI votano sugli esiti per garantire affidabilità.​
  • Democrazia ottimistica: un modello di governance basato su blockchain che previene la manipolazione dell’AI attraverso decisioni decentralizzate.​
  • Interoperabilità on-chain e off-chain: la capacità di collegare contratti smart con dati del mondo reale e fonti internet.​
  • Integrazione ZKsync: scalabilità, costi ridotti e sicurezza a livello Ethereum.​

Quando viene presentata una transazione:​

  • Un validatore leader elabora la richiesta e propone un risultato.​
  • Un insieme di validatori ricalcola la transazione in modo indipendente, validando la proposta del leader.​
  • Se la maggioranza è d’accordo, la transazione viene finalizzata; altrimenti, viene selezionato un nuovo leader e il processo si ripete.​

Questo meccanismo impedisce manipolazioni e garantisce che le decisioni generate dall’AI siano supportate dal consenso piuttosto che dal giudizio di una singola entità. Ispirato al Teorema della Giuria di Condorcet—una teoria matematica e politica del XVIII secolo che afferma che una giuria è più propensa a raggiungere una decisione corretta con un maggior numero di partecipanti—il sistema aggrega le uscite dell’AI attraverso più validatori, garantendo equità e affidabilità anche per compiti non deterministici come l’interpretazione di contratti legali, la verifica dei dati della catena di approvvigionamento o la definizione di modelli di prezzo dinamici.

Di Fantasy