Huawei si prepara a testare il suo nuovo chip AI, l’Ascend 910D, in Cina, mirando a sostituire alcuni dei processori di fascia alta di Nvidia, come l’H100, in seguito alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni di semiconduttori verso la Cina. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Huawei ha già contattato diverse aziende tecnologiche cinesi per valutare la fattibilità tecnica del nuovo chip, con la consegna dei primi campioni prevista per la fine di maggio.
Questa mossa evidenzia l’ambizione di Huawei di diventare un attore chiave nel settore dei chip AI, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e promuovendo l’autosufficienza tecnologica. Il governo cinese ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la ricerca di base e di “padroneggiare tecnologie fondamentali come i chip di fascia alta e il software di base”, come riportato dall’agenzia di stampa statale Xinhua.
Nonostante le sfide, tra cui l’accesso limitato a fornitori come TSMC e la disponibilità ridotta di componenti avanzati, Huawei ha sviluppato una serie di chip AI, tra cui l’Ascend 910B e 910C, che sono stati spediti a clienti come ByteDance, la società madre di TikTok. Questi sviluppi fanno parte di una strategia più ampia per rafforzare l’industria cinese dei semiconduttori e ridurre la dipendenza da tecnologie straniere.
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Sebbene Huawei abbia fatto progressi significativi, gli analisti ritengono che ci vorranno ancora anni prima che l’azienda possa competere direttamente con Nvidia in termini di prestazioni e scalabilità. Tuttavia, l’Ascend 910D rappresenta un passo importante verso l’autosufficienza tecnologica della Cina e potrebbe avere implicazioni significative per l’equilibrio competitivo nel mercato globale dei chip AI.