Il 5 luglio 2025, la Commissione Europea ha ribadito la sua determinazione a rispettare le scadenze previste per l’entrata in vigore dell’AI Act, la prima legislazione globale a regolamentare l’intelligenza artificiale (IA). Nonostante le richieste di sospensione provenienti da importanti aziende tecnologiche e governi, l’esecutivo comunitario ha confermato che non ci saranno ritardi nell’attuazione della normativa.

Thomas Renier, portavoce della Commissione Europea, ha dichiarato: “Ci sono state diverse segnalazioni, lettere e reclami riguardanti la legge sull’intelligenza artificiale, ma voglio chiarire la mia posizione. Non ci sarà alcun arresto. Non ci sarà alcun periodo di grazia, nessuna sospensione”. Le disposizioni relative ai modelli di IA a scopo generale (GPAI) entreranno in vigore a partire da agosto 2025, mentre le normative per i modelli di IA ad alto rischio sono previste per l’agosto 2026 .

Nonostante l’impegno della Commissione, numerose aziende hanno espresso preoccupazioni riguardo all’imminente attuazione dell’AI Act. Un gruppo di 44 CEO di grandi aziende europee, tra cui Airbus, BNP Paribas, Carrefour e Philips, ha inviato una lettera aperta alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, chiedendo una pausa di due anni nell’implementazione della legge. Essi sostengono che la complessità delle normative e la mancanza di linee guida chiare potrebbero compromettere la competitività dell’Europa nel settore dell’IA .

Inoltre, oltre 30 fondatori di startup e investitori europei hanno firmato una lettera congiunta esprimendo preoccupazioni simili. Essi descrivono la legislazione come una “bomba a orologeria” che potrebbe soffocare l’innovazione, soprattutto per le piccole e medie imprese .

Nonostante le pressioni, la Commissione Europea ha confermato la sua intenzione di rispettare le scadenze stabilite. Henna Virkkunen, commissario europeo per il digitale, ha dichiarato che il “codice di pratica” per supportare le aziende nella conformità all’AI Act sarà pubblicato entro la fine dell’anno, come previsto .

Tuttavia, la Commissione ha anche annunciato l’intenzione di semplificare la normativa digitale, con un piano previsto per la fine dell’anno, che includerà misure per alleggerire gli obblighi di rendicontazione per le startup e le piccole e medie imprese .

L’AI Act rappresenta un passo significativo verso una regolamentazione globale dell’intelligenza artificiale, ma le preoccupazioni espresse dal settore tecnologico evidenziano la necessità di un equilibrio tra innovazione e regolamentazione. La Commissione Europea ha confermato il suo impegno nell’attuazione della legge, ma è anche consapevole delle sfide che le aziende, in particolare le più piccole, potrebbero affrontare. Le prossime settimane saranno cruciali per vedere come le istituzioni europee risponderanno alle preoccupazioni del settore e se le misure di semplificazione proposte saranno sufficienti a garantire una transizione efficace e sostenibile.

Di Fantasy