Pat Gelsinger, ex CEO di Intel, ha intrapreso una nuova iniziativa con Gloo, una startup tecnologica orientata alla fede, per sviluppare il benchmark “Flourishing AI” (FAI). Questo strumento mira a valutare quanto i modelli di intelligenza artificiale (IA) siano allineati ai valori fondamentali dell’umanità, andando oltre le tradizionali metriche tecniche.
Il FAI si basa sul “Global Flourishing Study”, una ricerca globale condotta da Harvard e Baylor University, che identifica sette dimensioni chiave del benessere umano: Carattere e Virtù, Relazioni Sociali, Felicità e Soddisfazione della Vita, Significato e Scopo, Salute Mentale e Fisica, Stabilità Finanziaria e Materiale, e Fede e Spiritualità. Gloo ha adattato queste categorie per creare un framework di valutazione per i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
Il benchmark FAI consiste in oltre 1.200 domande, sia a risposta multipla che aperta, progettate per sondare come un LLM affronta temi come la moralità, le relazioni interpersonali, la ricerca di significato e la spiritualità. I risultati vengono poi valutati su una scala da 0 a 100, con modelli come OpenAI o3, Gemini 2.5 Flash e Grok 3 che hanno ottenuto i punteggi più alti.
Tuttavia, i risultati hanno evidenziato delle lacune: nessun modello ha raggiunto il punteggio ideale di 90 punti, con aree come Fede e Significato che hanno mostrato margini significativi di miglioramento. Questo suggerisce che, sebbene i modelli siano competenti in ambiti pratici come salute e finanza, mancano di profondità in questioni esistenziali e morali.
Gelsinger ha sottolineato l’importanza di sviluppare IA che non solo evitino danni, ma che contribuiscano attivamente al benessere umano. Il FAI rappresenta un passo verso una valutazione più olistica dell’intelligenza artificiale, promuovendo uno sviluppo tecnologico che tenga conto dei valori umani fondamentali.