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In un mondo dove i dati scorrono incessantemente, l’idea di un’intelligenza artificiale capace di ascoltare, comprendere e agire in tempo reale non è più un sogno da romanzo futuristico, ma una realtà concreta grazie a una nuova soluzione annunciata da Confluent: i suoi rivoluzionari Streaming Agents. Presentati il 20 agosto 2025, questi agenti AI aprono una nuova era in cui la riflessione e l’azione non avvengono su blocchi statici di informazioni, ma fluiscono in sincronia con il ritmo stesso del business.

Immagina un’intelligenza artificiale non più ferma in attesa, ma sempre vigile: ascolta gli eventi, pensa e decide nel momento stesso in cui accadono. Questo è ciò che i Streaming Agents, integrati nella piattaforma Confluent Cloud per Apache Flink, rendono possibile. Agiscono come microservizi intelligenti, eternamente attivi, capaci di reagire alla realtà aziendale non attraverso passaggi a batch, ma fluendo in modo continuo, mantenendo memoria, tracciabilità e sicurezza.

Il problema dei progetti AI non è la mancanza di buone idee, bensì il salto verso l’ambiente produttivo. Secondo IDC, tra il 2023 e il 2024 in media le aziende hanno sperimentato circa 23 proof-of-concept generativi, ma solo tre di questi approdavano alla fase operativa, e meno del 62% soddisfaceva le aspettative pratiche. Streaming Agents rompe questo schema: elimina la frammentazione tra flusso dati e ragionamento intelligente, semplificando l’integrazione tra dati e modelli, rendendo accessibile il salto dal prototipo all’uso reale.

Il valore di questi agenti deriva da una capacità che molti sistemi IA non hanno: conoscere il contesto in tempo reale. Che si tratti di prezzi e-commerce che cambiano al secondo o anomalie in sistemi operativi, gli Streaming Agents percepiscono il flusso dei dati, riflettono, aggiornano le decisioni e agiscono immediatamente — come un operatore umano sempre pronto. Inoltre, grazie alla replayability degli eventi, ogni scelta può essere rivista, testata e auditata in qualunque momento.

Streaming Agents si distingue per:

  • Integrazione nativa: agenti AI e flussi dati lavorano assieme su Flink e Kafka, senza frammentazioni. Anche ingegneri non ML possono contribuire grazie alle API familiari.
  • Tool Calling con MCP: gli agenti possono attivare strumenti esterni (database, API, servizi) in modo contestuale, connesso al momento e al contesto.
  • Connessioni sicure e riutilizzabili, gestione centralizzata delle credenziali, per garantire compliance e sicurezza su larga scala.
  • Tabelle esterne e ricerca vettoriale: integra dati da diverse fonti (relazionali, JSON, API) direttamente nel processo Flink, arricchendo il contesto e migliorando la qualità delle decisioni AI.

L’evoluzione verso l’agentic AI, sistemi capaci di decidere, pianificare e operare in modo autonomo, trova in Streaming Agents un alleato strutturale. Non si tratta più di IA che reagisce solo a comandi, ma di IA che collabora nel flusso aziendale, diventando un’estensione dinamica e reattiva dell’azienda stessa.

Di Fantasy