Nel mondo in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, OpenAI ha deciso di ampliare il suo raggio d’azione ben oltre ChatGPT. L’azienda ha annunciato due iniziative destinate a segnare una svolta: una piattaforma di recruiting AI-powered, in grado di sfidare giganti come LinkedIn, e un nuovo programma di certificazioni per attestare le competenze AI — con l’ambizioso obiettivo di formare 10 milioni di americani entro il 2030.
L’idea alla base della OpenAI Jobs Platform è semplice ma rivoluzionaria: usare l’intelligenza artificiale per mettere in contatto chi cerca lavoro con chi offre opportunità, ma con un’attenzione speciale alle competenze AI. Non si tratta solo di creare un nuovo LinkedIn: le imprese avranno accesso a candidati verificati per le loro capacità di lavorare con l’AI, mentre i candidati potranno evidenziare e certificare le loro abilità in modo credibile.
Un aspetto particolarmente innovativo è la specializzazione della piattaforma, con percorsi pensati per piccole e medie imprese e enti locali: OpenAI mira anche a facilitare l’inserimento di talenti nei territori e nelle industrie meno centrali, rafforzando tessuti produttivi tradizionali grazie all’AI.
Accanto al portale di reclutamento, OpenAI propone un sistema di certificazioni AI strutturate per diversi livelli di competenza, dalla padronanza degli strumenti di base fino alle tecniche avanzate come il prompt engineering. Gli strumenti formativi saranno integrati – per esempio, con modalità di studio e preparazione direttamente all’interno di ChatGPT — offrendo ai candidati risorse immediate per ottenere le proprie credenziali.
L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: certificare 10 milioni di persone entro il 2030, in collaborazione con partner strategici come Walmart, per rendere l’AI non più un’eccezione ma una competenza diffusa nella forza lavoro americana.
Queste iniziative sono state presentate in un importante incontro alla Casa Bianca sulle politiche per l’AI e l’istruzione, segnalando l’intento di OpenAI di farsi protagonista anche nelle politiche pubbliche e di formazione.
L’approccio di OpenAI richiama quello di LinkedIn dieci anni fa, quando l’azienda iniziò a offrire LinkedIn Learning per colmare il divario di competenze digitali e potenziare la sua piattaforma. La visione di OpenAI è affine: trasformare la formazione AI in uno strumento capace di dare nuove opportunità di carriera e sviluppo.
L’annuncio di OpenAI emerge in un contesto dove le competenze AI diventano sempre più richieste, non soltanto nel settore tech, ma anche per ruoli in marketing, assistenza, creazione di contenuti e oltre. La possibilità di attestare e valorizzare queste competenze fornisce un vantaggio competitivo ai candidati e un meccanismo affidabile per le aziende.