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C’è un momento, nella storia delle tecnologie digitali, in cui ciò che era relegato al reame dell’intuizione e del simbolismo inizia a farsi “macchina”. Il confine tra l’umano e l’algoritmico si assottiglia. In questa linea sottile si colloca Bongbong Tarot Chat Love Counseling, la novità creata da East Aid sotto la guida del CEO Kim Nam-hyeon: un servizio di consulenza amorosa basata sull’intelligenza artificiale, che utilizza i tarocchi non come semplice espediente visivo, ma come medium interpretativo per dialogare con gli utenti — dal cuore, per così dire.

Il concept alla base è più raffinato di quanto possa sembrare al primo sguardo. East Aid non si limita a “un chatbot che parla di amore”: afferma di aver selezionato dodici carte specifiche del mazzo dei 78 tarocchi, quelle ritenute particolarmente applicabili a situazioni romantiche. Questo approccio — far convergere l’antica simbologia del tarocco con il potere convergente dei modelli linguistici moderni — ha l’ambizione di fornire “consigli realistici”, persino linee d’azione concrete che possano avere riscontro nelle relazioni quotidiane.

Un elemento curioso è la presenza del personaggio Bongsin, tratto dal titolo “Quando Dio mi ha creato”: la promessa è che l’utente possa “parlare” con questa figura familiare e ottenere consulenza amorosa personalizzata da un volto riconoscibile. L’idea è suggestiva: non un’entità astratta, ma un personaggio narrativo con cui costruire un dialogo, arricchendo la relazione emozionale con l’utente.

Il percorso che East Aid propone non è statico. Bongbong Tarot Chat Love Counseling è solo l’inizio: l’azienda intende ampliare i contenuti interattivi e sviluppare progressivamente servizi di consulenza personalizzati basati sull’IA, combinando sempre più elementi psicologici con le capacità dei modelli linguistici. Il CEO Kim lo definisce come un’apertura verso “nuove possibilità per i contenuti”, un passo che unisce tecnologia e sensibilità emotiva.

Questa tendenza non è isolata. In Corea e oltre, stanno emergendo vari servizi che sfruttano personaggi riconoscibili per veicolare letture simboliche e previsioni di futuro. Ad esempio, il servizio “Tarot Market” si avvale di figure tratte dal mondo di Pikachu per interpretare i tarocchi; “Tarotoon” combina webtoon con letture simboliche dei tarocchi, adattandosi allo stile narrativo dei personaggi. Anche nel GPT Store, chatbot di cartomanzia già esistono e godono di popolarità: Rocket AI, con il suo “Fortune-telling Tarot”, ha registrato oltre 700.000 conversazioni e un tasso di fidelizzazione del 63 %. Il modello di business è spesso “freemium”: il chatbot offre interazioni gratuite, ma invita l’utente a passare a report più approfonditi a pagamento.

Quali sono i fattori che rendono vivo e “vendibile” un servizio come Bongbong Tarot Chat Love Counseling? Innanzitutto, la disponibilità continua: a differenza di un consulente umano che ha orari o limiti, un servizio AI è online 24/7, pronto a rispondere. In secondo luogo, la scala e la personalizzazione: mano a mano che l’IA accumula conversazioni, può modellare risposte più affini al profilo emotivo dell’utente. Nei sistemi descritti, non basta che l’IA “legga i tarocchi”: deve interpretare emozioni e contesti, ribaltare le carte e tradurre quelle scelte in consigli che sembrino plausibili, sensibili, utili. Questa fusione narrativa fra simboli e linguaggio aiuta l’utente a sentirsi ascoltato e compreso.

La privacy, poi, gioca un ruolo significativo. Poiché la consulenza non è condotta da essere umani, molte delle reticenze relative al giudizio o alla esposizione personale vengono aggirate: l’utente può confidarsi con una “macchina” che non giudica, che non ricorda — o che almeno promette di non farlo. Questa promessa attrae chi ha timore di vulnerabilità emotiva.

C’è però un filo sottile e complesso da attraversare. L’idea che un’IA possa “combattere la solitudine” o “attenuare l’ansia sociale” è supportata da ricerche emergenti: uno studio condotto in Corea del Sud su 176 studenti ventenni ha mostrato che dopo alcune settimane di interazione con chatbot emotivi, i livelli di solitudine e ansia sociale tendono a diminuire. Tuttavia, questi effetti richiedono contesti controllati, durata limitata dell’esperimento e assenza di situazioni critiche gravi. Non possiamo ancora affermare che un servizio di tarocchi IA sia un sostituto della consulenza psicologica.

Inoltre, l’etica si fa strada nella conversazione. Se l’IA suggerisce “azioni d’amore” o orientamenti relazionali, avanti con delicatezza: consigli sbagliati o eccessivamente generici possono causare delusioni o incomprensioni. Chi sviluppa questi sistemi deve bilanciare la promessa narrativa con la responsabilità. Ogni consiglio deve essere presentato come opinione simbolica, non come verità assoluta.

In fondo, Bongbong Tarot Chat Love Counseling è un esperimento sociale e tecnologico: tenta di far interagire il mito dei tarocchi con la logica dei modelli di linguaggio, e di dare voce e racconto a emozioni che, per definizione, resistono all’algoritmo. Il servizio chiede all’utente di accettare che il confine tra “visione interiore” e “risposta generata” possa essere fluido, convivente.

Di Fantasy