Immagine AI

Pinterest introduce nuovi strumenti che consentono agli utenti di decidere quanto e quali contenuti generati da IA mostrare. È un’evoluzione importante, non solo tecnica, ma culturale, che mette al centro la scelta individuale.

Pinterest ha sempre avuto un aspetto da “vetrina visuale delle idee”: pin, board, immagini che ispirano stili, prodotti, progetti. Negli ultimi tempi, però, si è assistito a una proliferazione di contenuti creati con l’IA (GenAI), in special modo immagini che sembrano opere umane ma sono generate da modelli. Questo fenomeno ha suscitato reazioni contrastanti: molti utenti ammirano la qualità delle immagini IA, altri lamentano che essa rischi di saturare la piattaforma, coprendo contenuti più genuini, fatti da persone. In risposta, Pinterest ha deciso che è arrivato il momento di dare maggiore autonomia all’utente nel definire questo equilibrio.

L’innovazione introdotta è sorprendentemente semplice, ma potente nel suo impatto: all’interno delle impostazioni, nella sezione Filtra suggerimenti, adesso compare una voce chiamata Interessi GenAI. Qui puoi attivare o disattivare la visualizzazione di contenuti generati da IA per ciascuna categoria (moda, bellezza, arredamento, e così via). Vuoi vedere meno immagini IA nella categoria “Moda” perché preferisci vedere opere reali? Basta disattivare l’interruttore in quella categoria. Vuoi invece esplorare creazioni IA nella decorazione d’interni? Ti basta attivare il corrispondente controllo. In sostanza, Pinterest concede potere sull’algoritmo che finora decideva per te. Questa opzione è già disponibile su Android e su desktop; la versione iOS è in arrivo.

Ma l’esperienza del cambiamento non finisce con un semplice “on/off”. Pinterest ha già avviato l’uso di etichette GenAI per indicare quando un’immagine è generata artificialmente. Le etichette, però, non sono sempre evidenti o invasive: in molte visualizzazioni appaiono discreti badge. Nei prossimi aggiornamenti, Pinterest promette di rendere queste etichette più visibili e di introdurre filtri più sofisticati per rilevare contenuti IA e consentire un uso più consapevole. È un tentativo di trasparenza che accompagna non solo il controllo dell’utente, ma l’informazione: non tutti i contenuti sono “nati dall’algoritmo”, e l’utente ha diritto di saperlo.

Il cambiamento introdotto da Pinterest è un segnale che suo malgrado riconosce la tensione tra creatività automatica e espressione umana. Quando un’immagine IA può imitare lo stile di un artista, attrae, ma rischia anche di oscurare chi fa fotografia vera, illustrazione, creazione artigianale. Consentire che tu imposti la soglia — mantenere visibile più lavoro umano, limitare l’IA quando vuoi — significa che l’algoritmo non è più un giudice cieco, ma uno strumento che si adatta alle tue preferenze.

Di Fantasy