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In questo contesto dinamico, persino i marchi più consolidati sentono la necessità di ridefinire la propria identità e la propria missione per riflettere un’ambizione più ampia. È questo il caso di Grammarly, lo strumento di assistenza alla scrittura noto a milioni di utenti in tutto il mondo per aver salvato innumerevoli email e documenti da errori grammaticali e refusi imbarazzanti, che ha recentemente annunciato un rebranding monumentale, trasformando il nome della sua azienda in Superhuman. Questa mossa non è un semplice cambiamento cosmetico, ma il sigillo di una profonda evoluzione da strumento verticale a piattaforma di produttività AI a tutto tondo.

La decisione di abbandonare il nome che l’ha resa celebre, benché descrittivo e perfettamente in linea con il suo prodotto originale, risponde all’esigenza di superare un vincolo concettuale. Per il CEO Shishir Mehrotra e il suo team, Grammarly era ormai un prodotto frainteso: pur essendo visto come uno strumento “solo per la grammatica”, il suo vero valore risiedeva nel portare l’intelligenza artificiale direttamente nel flusso di lavoro degli utenti, ovunque essi si trovassero, con oltre un milione di integrazioni. Il nuovo nome, Superhuman, cattura l’essenza della loro visione: l’AI non deve sostituire l’essere umano né costringerlo ad adattarsi alle sue limitazioni, ma deve piuttosto amplificarne le capacità in modo così significativo da renderlo, appunto, “superumano” nella sua produttività e nella sua efficacia. Si tratta di un’affermazione audace che posiziona l’azienda in diretta competizione con i giganti del software per la produttività.

Questa ambizione si concretizza nel lancio di una suite unificata, la Superhuman Suite, che raccoglie in sé il meglio delle tecnologie sviluppate e acquisite dall’azienda. Il cuore storico, l’assistente di scrittura Grammarly, continua a esistere e ad assolvere il suo ruolo fondamentale, ma viene affiancato e integrato da altri due pilastri. Troviamo così Coda, l’innovativa piattaforma di collaborazione e workspace acquistata in precedenza, e Superhuman Mail, l’intelligente client di posta elettronica basato sull’AI. Tutti e tre i prodotti ora operano sotto l’unico, potente marchio Superhuman, garantendo agli abbonati un accesso coeso e integrato a un ecosistema di strumenti in precedenza frammentato.

La vera novità e la punta di diamante di questa trasformazione è però l’introduzione di Superhuman Go. Non si tratta di un’applicazione a sé stante, ma di un assistente AI proattivo e onnipresente, una sorta di “strato” intelligente che si insinua silenziosamente nel background del lavoro quotidiano. Integrato direttamente nelle estensioni per browser come Chrome ed Edge, e capace di connettersi con oltre cento applicazioni tra cui Google Workspace e Microsoft Outlook, Superhuman Go agisce come un direttore d’orchestra per una squadra di agenti AI specializzati. Laddove il vecchio Grammarly si limitava a suggerire una frase migliore in una bozza, Superhuman Go è in grado di leggere l’intero contesto di una discussione, recuperare dati pertinenti da database o CRM interni, generare una risposta personalizzata con il tono appropriato, e persino offrire di programmare una riunione di follow-up, spesso prima ancora che l’utente formuli la richiesta. Questa capacità di fornire guida personalizzata e proattiva, ricordando il contesto unico e le priorità di ciascun utente, elimina la necessità della ripetitiva interazione “pausa, prompt, incolla” tipica di molti strumenti AI attuali.

La visione è chiara: trasformare ogni luogo di lavoro digitale in un ambiente potenziato, in cui l’AI non sia un’interruzione, ma un supporto continuo e invisibile. Facendo leva sull’infrastruttura consolidata di Grammarly, che vanta un’esperienza di oltre un decennio e milioni di utenti attivi, Superhuman si proietta verso un futuro in cui l’assistenza non si limita alla chiarezza della comunicazione, ma si estende alla gestione completa del flusso di lavoro, dalla ricerca alla schedulazione, dall’organizzazione della posta alla creazione di contenuti. Mantenendo al contempo un fermo impegno verso la sicurezza e la privacy degli utenti ereditato da Grammarly, il nuovo marchio Superhuman si posiziona come un concorrente formidabile e integrato in un mercato che cerca con urgenza soluzioni AI capaci di mantenere l’essere umano al centro, amplificando il suo potenziale senza travolgerlo.

Di Fantasy