È ufficialmente partito in Germania il progetto KI4KI, un consorzio nato con l’obiettivo di esplorare e promuovere l’applicazione dell’intelligenza artificiale nell’industria delle materie plastiche, un segmento produttivo vasto e strategico che si trova oggi al centro di grandi trasformazioni tecnologiche e ambientali. Alla fine di novembre, presso il Plastic Innovation Centre 4.0 del centro di ricerca tedesco IKV, si sono incontrate le nove aziende fondatrici del progetto per definire in modo più preciso il ruolo che la AI può giocare nei processi industriali legati alla plastica, in termini di sviluppo di prodotti, ottimizzazione dei processi e innovazione sostenibile.
Durante la riunione inaugurale, i partecipanti hanno condotto un’indagine approfondita per individuare le principali esigenze delle imprese nei confronti dell’intelligenza artificiale, esplorando le sfide tecniche, le potenzialità di sviluppo e le aree applicative concrete in cui la tecnologia può portare vantaggi effettivi. È stato un momento di confronto che ha permesso di mettere in luce non soltanto gli obiettivi ambiziosi del consorzio, ma anche le difficoltà pratiche che molte aziende si trovano ad affrontare nel mettere in atto soluzioni di IA in contesti produttivi reali, dove la complessità dei materiali e dei processi richiede approcci sofisticati e collaborativi.
Il consorzio KI4KI si propone di diventare uno spazio di cooperazione tra industria e ricerca, facilitando lo scambio di competenze e di dati, e creando un orientamento condiviso sui metodi e sulle tecnologie di intelligenza artificiale disponibili. Le aziende promotrici, che operano in settori diversi della filiera plastica, hanno portato esempi e case history concreti dell’uso già in atto di strumenti di IA, stimolando il dibattito sul valore aggiunto che queste tecnologie possono offrire. La discussione ha toccato aspetti che vanno dallo sviluppo di nuovi materiali con proprietà avanzate, fino alla gestione intelligente dei processi di produzione e alla digitalizzazione dei flussi di lavoro, con l’intento di aumentare qualità, efficienza e sostenibilità complessiva delle attività industriali.
L’idea alla base di questo progetto di cooperazione internazionale nasce da un contesto più ampio in cui l’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo della plastica sta già mostrando segnali promettenti. Per esempio, applicazioni di machine learning e visione artificiale sono impiegate per identificare e classificare frazioni di materiale plastico nei processi di selezione dei rifiuti, migliorando la qualità del riciclo meccanico e consentendo un recupero più efficiente delle materie prime secondarie. Queste tecnologie si basano su algoritmi in grado di apprendere da migliaia di immagini e dati per riconoscere forme, tipi di plastica, contaminanti e additivi in tempo reale, offrendo indicazioni utili a migliorare la resa complessiva dei sistemi di selezione.
Le opportunità non si limitano però alla fase di selezione dei rifiuti. L’intelligenza artificiale può infatti dare un contributo importante anche nella formulazione di nuovi materiali, dove modelli di apprendimento automatico sono già utilizzati per prevedere le proprietà chimiche e meccaniche di polimeri progettati digitalmente, accelerando così i tempi di sviluppo e riducendo sperimentazioni costose e lunghe. Questi progressi sono parte di una trasformazione più ampia della chimica dei materiali, dove l’IA si integra con la scienza dei polimeri e la data science per creare soluzioni innovative, come polimeri bio-based o materiali circolari che rispondono alle crescenti esigenze di sostenibilità.
Il kick-off di KI4KI rappresenta quindi un momento importante per l’industria delle materie plastiche, perché sancisce un passo concreto verso la costruzione di un ecosistema in cui intelligenza artificiale, cooperazione interaziendale e innovazione sostenibile possono convergere per affrontare sfide complesse. La visione di chi ha promosso l’iniziativa è chiara: chi non intende sfruttare il potenziale dell’IA rischia di rimanere indietro, mentre chi invece partecipa a progetti come questo potrà beneficiare di una valutazione strutturata delle proprie esigenze, di un orientamento sulle soluzioni più adatte e dell’accesso a una rete consolidata di partner industriali e di ricerca.
In un momento storico in cui la transizione verso processi produttivi più intelligenti e sostenibili è sempre più imprescindibile, iniziative come KI4KI possono fare da catalizzatore per un cambiamento organizzativo e tecnologico profondo, aiutando il settore della plastica a innovare non solo nei prodotti, ma anche nei processi, nei materiali e nelle strategie industriali, con ricadute positive sull’efficienza energetica, sulla qualità dei materiali riciclati e sulla competitività globale delle imprese coinvolte.
