Amazon ha deciso di lanciare la sfida diretta a giganti come OpenAI e Google, introducendo una versione web di Alexa potenziata da capacità generative simili a quelle di ChatGPT e Gemini. Questa evoluzione rappresenta un cambio di paradigma fondamentale per il colosso di Seattle, che mira a trasformare la propria creatura da semplice esecutore di comandi domestici a vero e proprio interlocutore intelligente, capace di gestire conversazioni complesse e fornire risposte articolate direttamente attraverso il browser.
La principale novità di questa nuova incarnazione di Alexa risiede nella sua accessibilità. Per la prima volta, non è più necessario possedere un dispositivo Echo o uno smart speaker fisico per interagire con l’ecosistema di Amazon. Accedendo alla piattaforma via web, gli utenti si trovano davanti a un’interfaccia pensata per la produttività e la ricerca, dove è possibile digitare domande, richiedere la sintesi di testi lunghi o generare contenuti creativi. Questo posizionamento pone Alexa in rotta di collisione con i chatbot più popolari, offrendo però il vantaggio unico dell’integrazione con tutti i servizi e i dati che l’utente già condivide con il mondo Amazon, dalle liste della spesa alle preferenze di acquisto.
Dal punto di vista tecnologico, il motore che spinge questa nuova versione è un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato internamente, progettato per essere estremamente reattivo e naturale nella conversazione. A differenza della vecchia Alexa, che spesso si limitava a risposte predefinite o a ricerche standard sul web, la nuova intelligenza artificiale è in grado di comprendere il contesto e le sfumature delle richieste. Se un utente chiede consiglio su come organizzare una cena, il sistema non si limiterà a elencare ricette, ma potrà suggerire abbinamenti, creare una lista della spesa pronta per essere ordinata su Amazon Fresh e magari impostare promemoria sui dispositivi domestici, il tutto in un’unica conversazione fluida.
Questa mossa strategica serve anche a colmare il divario che si era creato negli ultimi due anni, durante i quali gli assistenti vocali tradizionali sembravano essere stati superati dalla rapidità dei nuovi modelli generativi. Portando Alexa sul web e dotandola di queste nuove “super-capacità”, Amazon punta a riconquistare il centro della scena digitale. L’obiettivo non è solo fornire informazioni, ma diventare un assistente personale onnipresente che segue l’utente dallo smartphone al computer, fino alle mura di casa. La sfida è ambiziosa, poiché richiede di bilanciare la potenza del calcolo generativo con la semplicità d’uso che ha sempre contraddistinto i prodotti dell’azienda.
