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Le recenti dichiarazioni provenienti dal mondo Nvidia hanno riacceso il dibattito su cosa significhi davvero parlare di intelligenza artificiale “umana” quando questa opera nel mondo reale. Jim Pan, responsabile della robotica e dell’intelligenza artificiale fisica di NVIDIA, ha elogiato apertamente il software di guida autonoma di Tesla, definendo FSD (Full Self-Driving) v14 come il primo esempio concreto di un sistema capace di superare quello che lui stesso chiama “Physical Turing Test”. Un’affermazione forte, soprattutto se arriva da uno dei principali ricercatori mondiali nel campo dell’intelligenza artificiale incarnata.

Il commento è stato pubblicato il 24 su X, dove Jim Pan ha raccontato la sua esperienza diretta con FSD v14. Dopo una lunga giornata di lavoro, ha spiegato di essersi limitato a premere un pulsante e di essersi lasciato riportare a casa dall’auto, arrivando a non riuscire più a distinguere se al volante ci fosse una rete neurale o un guidatore umano. Non si tratta solo di una dimostrazione tecnica, ma di una sensazione soggettiva che, secondo Pan, rappresenta un salto qualitativo nel rapporto tra esseri umani e sistemi di intelligenza artificiale nel mondo fisico.

Secondo il direttore di Nvidia Robotics, l’esperienza iniziale con FSD v14 appare quasi magica, ma diventa rapidamente parte della normalità quotidiana. Il paragone con lo smartphone non è casuale: una tecnologia che all’inizio stupisce, ma che una volta integrata nella vita di tutti i giorni diventa difficile da abbandonare. In questa prospettiva, Pan parla di una crescente dipendenza dell’umanità da quella che definisce, con una certa provocazione, una “tecnologia divina”, sottolineando come la percezione dell’intelligenza nel mondo reale venga spesso valutata attraverso criteri soggettivi e non sempre formalizzati.

Il concetto di “test di Turing fisico” nasce proprio da questa riflessione. Il classico Test di Turing, introdotto nel 1950 dal matematico e informatico Alan Turing, era pensato per valutare se una macchina potesse sostenere una conversazione testuale indistinguibile da quella di un essere umano. Oggi, molti Large Language Model sono considerati di fatto in grado di superare questo tipo di prova, almeno in contesti limitati e controllati. Tuttavia, come sottolinea Pan, il linguaggio e il comportamento umano nel mondo fisico sono due dimensioni profondamente diverse.

Guidare un’auto nel traffico reale significa interpretare segnali ambigui, prevedere il comportamento degli altri, reagire a situazioni impreviste e prendere decisioni in frazioni di secondo in un ambiente dinamico e potenzialmente pericoloso. È su questo piano che il “Physical Turing Test” sposta l’attenzione: non più solo parole, ma azioni; non più solo dialogo, ma giudizio, tempismo e interazione con la realtà. Secondo la valutazione di Pan, FSD v14 soddisfa questi criteri all’interno dell’ambiente fisico della guida su strada, mostrando un livello di intelligenza pratica difficilmente distinguibile da quello umano.

Il peso di queste affermazioni è amplificato dal ruolo che Pan ricopre all’interno di Nvidia. Oltre a dirigere l’intelligenza artificiale fisica, è anche alla guida del progetto di robot umanoidi Project Groot (GR00T), una delle iniziative più ambiziose dell’azienda nel campo della robotica avanzata. Il suo giudizio su Tesla FSD v14 non arriva quindi da un osservatore esterno, ma da uno scienziato che lavora quotidianamente sui problemi più complessi dell’interazione tra intelligenza artificiale e mondo reale.

A rafforzare questa visione si aggiungono le parole di Elon Musk, CEO di Tesla, che sempre su X ha dichiarato che in FSD v14 è possibile percepire una sorta di “senso” emergente, lodando l’intelligenza artificiale di Tesla come la migliore attualmente esistente per operare nel mondo reale. Le dichiarazioni di Musk, spesso polarizzanti, in questo caso trovano una sponda autorevole nel giudizio di un ricercatore di primo piano come Pan.

Di Fantasy