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In un mondo in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, può essere sorprendente scoprire come questi progressi si traducano in benefici concreti nella vita di tutti i giorni. Un recente articolo diffuso da Global Times racconta proprio questo, attraverso gli occhi di un vlogger americano che ha avuto modo di esplorare alcune delle innovazioni più interessanti della Cina e di condividerle con il suo pubblico globale.

Christian Grossi, il protagonista di questa vicenda digitale, ha visitato la Cina in settembre e ha documentato la sua esperienza con una varietà di tecnologie all’avanguardia, condividendo poi un video che ha raccolto oltre 10 milioni di visualizzazioni. La sua reazione è stata immediata e sincera: «Questa è letteralmente il futuro! La Cina è il paese con la tecnologia più avanzata che abbia mai visto».

L’elemento tecnologico che più ha colpito Grossi è stato un esoscheletro indossabile, un robot di supporto per la mobilità che aiuta persone comuni a camminare o addirittura correre con maggiore facilità. Questi dispositivi, leggeri e facili da indossare, sono stati sviluppati con l’intenzione di non rimanere confinati ai laboratori o alle élite, ma di divenire strumenti accessibili a molti. Il vlogger ha sottolineato come un simile esoscheletro costi meno di 1.000 dollari o sia possibile noleggiarlo per soli 22 dollari, una cifra che, nelle sue parole, negli Stati Uniti sarebbe stata impensabile senza prescrizione medica e costi sanitari altissimi.

La narrazione del vlogger si inserisce all’interno di una più ampia discussione lanciata dal Global Times per raccontare il percorso di “modernizzazione cinese” e per mostrare come gli impegni presi dal paese nella ricerca tecnologica stiano traducendosi in realtà palpabili. Questi sviluppi sono parte integrante di un piano nazionale più ampio, delineato nelle raccomandazioni per il quindicesimo Piano quinquennale della Cina, che punta a rafforzare l’autosufficienza tecnologica, stimolare l’innovazione di base e raggiungere risultati rilevanti in settori chiave della tecnologia.

Grossi ha commentato con entusiasmo l’esperienza, ripetendo più volte che la Cina, ai suoi occhi, rappresenta un esempio di “robot veri per una Cina reale”, sottolineando non solo la sofisticazione dei robot, ma soprattutto il loro ruolo concreto nella vita quotidiana. Questo esoscheletro non è un gadget futuristico per pochi, ma un aiuto reale per persone con difficoltà motorie, anziani in riabilitazione e appassionati di escursioni in paesaggi naturali come quelli della foresta nazionale di Zhangjiajie, dove sono stati testati.

Il dialogo nei commenti sotto il video di Grossi riflette un misto di sorpresa e ammirazione da parte degli spettatori, con molti utenti che notano come costi e applicazioni di tali tecnologie siano radicalmente differenti rispetto ad altri paesi. Alcuni hanno osservato che mentre in certi contesti tecnologici l’IA sembra sostituire i posti di lavoro, qui l’automazione appare invece orientata ad assistere le persone nella vita di tutti i giorni e migliorare la qualità della vita.

La storia di Grossi non si ferma all’esoscheletro. Il reportage del Global Times racconta una Cina in cui l’intelligenza artificiale è già parte integrante di servizi quotidiani: mense automatizzate in cui i sistemi preparano pasti con precisione, autobus “intelligenti” con guida autonoma e pianificazione dinamica, e tecnologie di assistenza per anziani e bambini che monitorano la sicurezza e rispondono in tempo reale alle esigenze degli utenti. Tutto ciò avviene in un contesto dove la popolazione che supera i 60 anni è particolarmente significativa, rendendo l’integrazione della robotica nella cura e nell’assistenza non solo innovativa, ma necessaria.

Secondo i dati citati nel reportage, la Cina ha aumentato in modo consistente gli investimenti in ricerca e sviluppo, con spese che hanno superato i 3.6 trilioni di yuan nel 2024 e una forte presenza di personale dedicato alla ricerca scientifica. Questi numeri non sono semplicemente cifre, ma rappresentano la base su cui poggia una visione strategica che vede l’autosufficienza tecnologica come elemento chiave non solo per la crescita economica, ma per il benessere quotidiano dei cittadini.

Di Fantasy