L’intelligenza artificiale (IA) continua a rivoluzionare vari settori, e la gastronomia non fa eccezione. Un esempio emblematico di questa trasformazione è rappresentato dal progetto AI Food, sviluppato dallo chef Carlo Cracco in collaborazione con la Maestro Martino Food Academy e l’Università di Torino. Presentato durante l’edizione 2025 di Identità Golose, AI Food mira a integrare l’IA nella cucina professionale per supportare chef e ristoratori nell’ottimizzazione dei processi creativi e gestionali.
AI Food è concepito come un assistente virtuale in grado di affiancare gli chef nella creazione e nella gestione delle ricette. Utilizzando un modello multi-agente, il sistema analizza le richieste degli utenti e seleziona l’agente più appropriato per fornire risposte contestualizzate. Ogni agente è specializzato in un ambito specifico, come la cucina popolare, la storia e le tecniche gastronomiche, o le ricette dello stesso Carlo Cracco. Questa struttura consente al sistema di generare varianti di ricette in tempo reale, adattandole a fattori come la stagionalità degli ingredienti, le preferenze alimentari e la disponibilità delle materie prime.
L’obiettivo principale di AI Food è quello di potenziare la creatività degli chef, ridurre gli sprechi alimentari e adattarsi in tempo reale alle esigenze del mercato. Il sistema può suggerire soluzioni ideali in ottica di sostenibilità, aiutando i professionisti a bilanciare sapori, costi e impatto ambientale. Inoltre, AI Food è in grado di generare immagini dei piatti proposti, offrendo una rappresentazione visiva delle ricette e facilitando la comprensione delle preparazioni.
Carlo Cracco sottolinea come l’intelligenza artificiale non debba essere percepita come una minaccia per la ristorazione, ma piuttosto come una risorsa straordinaria per migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e amplificare la creatività in cucina. La vera sfida consiste nell’integrare questa innovazione senza snaturare l’identità della gastronomia, trovando il giusto equilibrio tra tecnologia e tradizione.
La collaborazione tra la Maestro Martino Food Academy e l’HighEST Lab dell’Università di Torino rappresenta un esempio virtuoso di come la tecnologia possa essere applicata alla tradizione culinaria italiana. Paola Pisano, ex ministra dell’Innovazione e direttrice del laboratorio, ha contribuito allo sviluppo del progetto, evidenziando come l’IA possa diventare un prezioso alleato in cucina, supportando chef e ristoratori nella loro attività quotidiana.