Brand di spicco come Mango hanno abbracciato la tecnologia AI, introducendo “glam bot” generati dall’IA nelle loro campagne pubblicitarie. Nel luglio 2024, Mango ha lanciato una campagna innovativa che ha visto protagonisti modelli virtuali, seguita da una campagna per adolescenti nell’ottobre dello stesso anno, con l’intenzione di estendere l’uso dell’IA alle collezioni maschili e femminili. ​

L’adozione di modelli generati dall’IA offre vantaggi significativi in termini di efficienza e costi. Mentre un modello umano può richiedere compensi elevati, l’utilizzo di avatar digitali comporta spese notevolmente inferiori, permettendo alle aziende di ottimizzare le risorse senza compromettere la qualità visiva delle campagne. ​

Questa tendenza non si limita a Mango. Marchi prestigiosi come Nike, Louis Vuitton e Levi Strauss & Co. stanno esplorando l’integrazione dell’IA nelle loro strategie di marketing, riconoscendo il potenziale di questa tecnologia nel creare contenuti più rapidamente e in modo più efficiente. ​

La fusione tra creatività umana e intelligenza artificiale sta dando vita a nuove forme espressive. Marco De Vincenzo, direttore creativo di Etro, ha utilizzato l’IA per creare immagini per la campagna primavera 2024, sottolineando come questa tecnologia rappresenti un nuovo metodo per esprimere la creatività, pur mantenendo fondamentale il “tocco umano” nel processo creativo. ​

Parallelamente, artisti come Amy Karle stanno esplorando l’intersezione tra corpo umano e tecnologia. La sua “Collezione Interna” (2016-17) presenta abiti di alta moda ispirati all’anatomia umana, realizzati attraverso tecniche come la scansione 3D e il design assistito da computer. La “Moda Cyborg” (2022-2023) immagina una “biofashion” in un contesto post-naturale, fondendo arte e moda digitale per esplorare l’interazione tra corpo, digitale e metaverso. ​

Di Fantasy