Se pensi che l’adozione dell’intelligenza artificiale stia trasformando solo gli ingegneri—riducendo la scrittura manuale di codice grazie agli strumenti di AI—ripensaci. Come ha raccontato il CEO di Replit (Amjad Masad), il vero impatto non si vede laddove l’efficienza tecnica è sovraccarica da bug, debug e audit. In realtà, il cambiamento più concreto si sta osservando nei team di prodotto e design, dove le nuove tecnologie consentono prototipazione rapida e innovazione reale.
Nel quotidiano degli sviluppatori, gli strumenti AI per scrivere codice offrono risparmi apparenti, ma questi spesso si dissolvono nella fase successiva del debugging—risultato: nessun miglioramento significativo nei tempi di rilascio o nella qualità del risultato finale. In altre parole: la promettente velocità iniziale svanisce presto e non si traduce in valore tangibile.
Al contrario, i team non tecnici—che operano nei reparti di product e design—stanno sperimentando una vera rivoluzione. Grazie a strumenti AI e piattaforme per la prototipazione rapida (come Replit), possono materializzare idee, iterare sul design e testare concept in modo rapido e diretto. Questo snellisce il processo di sviluppo e stimola la creatività, con un impatto reale sull’esperienza utente e sul time-to-market.
Cosa significa per le aziende?
- Design thinking potenziato: i designer possono trasformare intuizioni in prototipi visivi o interattivi in pochi minuti, anziché giorni o settimane.
- Collaborazione fluida tra ruoli: quando il prodotto prende forma rapidamente, coinvolgere stakeholder o condurre test è più immediato, favorendo un feedback costante e iterazioni efficaci.
- Impatto visibile e misurabile: un mock-up funzionante o un prototipo interattivo è qualcosa che tutti possono toccare con mano, cosa che il puro codice non garantisce sempre.
Sul tema dell’AI nei processi creativi, anche Jon Friedman di Microsoft ha osservato che i designer oggi si comportano più come editor-in-chief, usando l’AI per orchestrare idee piuttosto che crearle da zero. Questo paradigma conferma la tendenza: l’AI potenzia la fase creativa, soprattutto per chi non è ingegnere.
L’intelligenza artificiale è davvero trasformativa non quando velocizza la scrittura del codice, ma quando abbatte le barriere creative. I team di prodotto e design stanno acquisendo nuovi “superpoteri”: ideare, prototipare e testare come mai prima. E qui, il valore diventa reale, visibile, e—cosa più importante—apprezzato da tutti.