Bloomberg ha riportato che Apple ha pianificato di introdurre gradualmente Apple Intelligence a partire dal prossimo anno per affrontare problemi nel lancio delle funzionalità AI e per guadagnare tempo sufficiente nello sviluppo.
Di conseguenza, molte delle funzioni AI non saranno incluse nelle prime versioni come iOS 18, iPad OS 18 e macOS Sequoia, che dovrebbero essere rilasciati a settembre. Secondo quanto riferito, è stata considerata anche l’implementazione di una lista d’attesa.
Durante la WWDC della scorsa settimana, Apple ha spiegato che intende utilizzare l’intelligenza artificiale per prioritizzare le notifiche, fornire riepiloghi rapidi dei messaggi di testo, riassumere pagine web, memo vocali, verbali di riunioni ed email, oltre a offrire strumenti per la scrittura, la creazione di immagini e servizi per emoticon personalizzate.
Tuttavia, al momento non è stato fornito un calendario esatto e si prevede che la maggior parte di queste funzionalità mancherà nella prima versione di iOS di settembre. Per essere inclusi, lo sviluppo deve essere completato entro l’inizio di agosto, con il tempo che stringe.
L’integrazione di “ChatGPT” e “Siri”, che ha catturato molta attenzione, dovrebbe iniziare negli Stati Uniti solo in inglese entro la fine dell’anno. Si prevede che altre lingue saranno supportate solo dopo il rilascio della versione in inglese, con la Corea che potrebbe dover aspettare fino all’anno successivo per utilizzare Siri e tutte le funzioni dell’intelligenza artificiale.
Le ragioni dietro il ritardo nel rilascio delle nuove funzionalità sono diverse. C’è stata l’esperienza passata di rilasciare molte funzionalità contemporaneamente, che ha causato problemi di coordinamento nel team di sviluppo di Apple e ha reso difficile la risoluzione dei problemi. Inoltre, Apple ha deciso di iniziare solo con l’inglese per poter esercitarsi nelle altre lingue e per evitare un sovraccarico dei server cloud con aggiornamenti massicci.
In definitiva, ci vorranno alcuni anni prima che Apple Intelligence sia pienamente utilizzabile globalmente.
Inoltre, Bloomberg ha sottolineato la scorsa settimana che “implementare la tecnologia AI nei prodotti reali richiede tempo” e che “l’AI non sarà un fattore trainante nelle vendite di iPhone quest’anno”.
Pertanto, Apple prevede che l’uscita dell’iPhone 16 quest’autunno probabilmente non creerà un super ciclo, con un impatto significativo che si prevede arriverà solo con l’iPhone 17. Nonostante ciò, il prezzo delle azioni di Apple sta aumentando negli Stati Uniti, riflettendo le aspettative di un aumento delle vendite di iPhone grazie all’intelligenza artificiale. Sarà interessante vedere come queste dinamiche influenzeranno il mercato azionario.