Anche Covariant, una startup di robot di intelligenza artificiale (AI) fondata da ex ricercatori di Open AI, ha reso pubblico un video sul loro robot la scorsa settimana. Sebbene il robot non abbia una forma umanoide e non emetta voce, possiede funzionalità simili a quelle del robot AI che ha recentemente catturato l’attenzione del mondo.
Nel video pubblicato da Covariant, si vede un braccio robotico utilizzare il modello “RFM-1” per comunicare con le persone, elaborare richieste e risolvere problemi in modo autonomo. Ad esempio, il robot esplora una scatola contenente generi alimentari e, quando un operatore umano chiede se ci sia della frutta nella scatola, il robot risponde affermativamente, identificando mele e banane. Inoltre, quando viene chiesto di prendere una mela rossa, il robot seleziona correttamente il frutto dal colore indicato.
Il video mostra anche la capacità del robot di risolvere autonomamente problemi. Quando il robot riscontra difficoltà nell’afferrare la parte superiore di un oggetto cilindrico, segnala il problema all’operatore umano e suggerisce una soluzione. Dopo che l’operatore chiede se esista una soluzione, il robot propone un metodo per rovesciare l’oggetto in questione, che viene poi eseguito con successo.
Covariant, un’azienda specializzata nella costruzione di RFM-1, un modello di intelligenza artificiale per robot, ha dimostrato l’applicazione di questo modello a un braccio robotico già utilizzato nelle fabbriche. Questa dimostrazione non coinvolge la comunicazione vocale, ma piuttosto testo, tablet, e simili, per interagire con gli esseri umani.
Anche se questa dimostrazione potrebbe non avere lo stesso impatto di un robot umanoide come Figure AI, è comunque impressionante vedere un braccio robotico esistente dotato di funzionalità avanzate grazie al modello AI di Covariant.
Simile all’Open AI, la tecnologia di Covariant si basa su un modello Large Language Model (LLM) e ha la capacità di apprendere autonomamente da prove ed errori. Fin dalla sua fondazione nel 2017, Covariant ha attratto investimenti per 222 milioni di dollari (circa 300 miliardi di won) ed è noto che il modello RFM-1 è già in uso per la gestione dei robot in magazzini in tutto il mondo.