La corsa verso l’introduzione dei robot al di fuori dell’industria pesante e della scienza sta diventando sempre più intensa.
Ieri, Collaborative Robotics, conosciuta anche come Cobot, una startup con sede a Sunnyvale, in California, ha annunciato di aver raccolto 100 milioni di dollari in un round di finanziamento di serie B guidato dal Generale Catalyst.
Altri investitori di rischio e venture capital che hanno partecipato includono Bison Ventures, Lux Capital e Industry Ventures, insieme a investitori già esistenti come Sequoia Capital, Khosla Ventures, Mayo Clinic e altri. Con questo round, Cobot ha ora raccolto oltre 140 milioni di dollari in totale.
La società è stata fondata nel 2022 da Brad Porter, ex vicepresidente di Robotica di Amazon, che ora ricopre il ruolo di CEO. Porter porta con sé un forte background dato le numerose acquisizioni e iniziative di robotica di Amazon, come Kiva e Zoox. I robot di Cobot sono progettati per migliorare la produttività e la sicurezza in ambienti come produzione, sanità e vendita al dettaglio/e-commerce, lavorando a fianco degli esseri umani per semplificare i flussi di lavoro e ridurre gli errori operativi.
Inizialmente sostenuta con un round di finanziamento di avviamento da 10 milioni di dollari, al momento della serie A da 30 milioni di dollari nell’estate del 2023, Cobot aveva già dimostrato concetti e aveva tre clienti impegnati. Entro il 30 gennaio di quest’anno, un robot perfettamente funzionante era pronto per i test sul campo, secondo un post sul blog del fondatore pubblicato ieri.
Porter ha spiegato che il robot è stato costruito con “un’architettura di calcolo zonale e sensori di livello industriale”, muovendosi direttamente dalla simulazione all’ambiente reale.
Tuttavia, con rivali come Figure, che hanno recentemente raccolto 675 milioni di dollari, e Tesla che continua a perseguire il suo progetto di robot umanoide Optimus, la concorrenza è serrata. Porter ha rivelato che la società sta perseguendo un approccio non umanoide per il suo robot, un’idea intrigante mentre altri optano per la strada opposta. Cobot adotta un modello “Robots-As-A-Service”, offrendo flessibilità operativa e riducendo i costi iniziali per le aziende.
I fondi del round di finanziamento saranno utilizzati per migliorare le capacità di intelligenza artificiale, espandere la catena di fornitura e coinvolgere ulteriormente i clienti. Cobot sta assumendo attivamente personale nella sede centrale di Santa Clara e da remoto, dimostrando un impegno per l’innovazione e la crescita.
Con il continuo aumento dell’automazione nelle aziende, l’approccio pratico e collaborativo di Cobot alla robotica le offre una posizione significativa nel panorama industriale in evoluzione. Con un team solido e una visione chiara, Cobot potrebbe benissimo ridefinire gli standard dell’interazione uomo-robot.