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OpenAI ha recentemente annunciato una significativa evoluzione del suo strumento Codex CLI, passando da una base tecnologica in TypeScript a una riscrittura completa in Rust. Questa decisione segna un passo importante verso l’ottimizzazione delle prestazioni e della sicurezza, rispondendo alle esigenze di una base di utenti sempre più ampia e diversificata.

Lanciato inizialmente con una stack tecnologica basata su TypeScript e React, Codex CLI è stato concepito per facilitare l’interazione degli sviluppatori con l’intelligenza artificiale direttamente dal terminale. Tuttavia, con l’evoluzione delle sue funzionalità e l’aumento delle richieste degli utenti, è emersa la necessità di una piattaforma più robusta e performante. Fouad Matin, membro dello staff tecnico di OpenAI, ha sottolineato che, sebbene la versione in TypeScript fosse utile per prototipi rapidi, ha iniziato a mostrare limiti man mano che Codex CLI veniva utilizzato per casi d’uso più complessi.

La scelta di Rust non è casuale. Questo linguaggio di programmazione è noto per le sue elevate prestazioni, grazie all’assenza di garbage collection, e per la sua sicurezza intrinseca, che riduce al minimo i rischi di errori di memoria. Matin ha evidenziato che Rust offre vantaggi significativi in termini di prestazioni e sicurezza, elementi cruciali per un’applicazione come Codex CLI che interagisce frequentemente con il sistema e l’intelligenza artificiale.

Inoltre, Rust consente una gestione più efficiente delle risorse e una maggiore sicurezza, grazie alla sua capacità di creare binding nativi per il sandboxing su Linux. Questi miglioramenti sono particolarmente rilevanti per un’applicazione che deve eseguire codice potenzialmente non sicuro in ambienti controllati.

La transizione a Rust non riguarda solo un miglioramento delle prestazioni, ma anche un’evoluzione architetturale. OpenAI sta sviluppando un “wire protocol” per Codex CLI, che permetterà agli sviluppatori di estendere l’agente utilizzando vari linguaggi, come TypeScript/JavaScript e Python. Questo approccio mira a rendere Codex CLI una piattaforma modulare e facilmente estensibile, capace di adattarsi alle diverse esigenze della comunità di sviluppatori.

Attualmente, la versione in Rust di Codex CLI è ancora in fase di sviluppo, ma le prime impressioni sono positive. Un sviluppatore ha descritto l’esperienza come “butter smooth”, indicando un miglioramento significativo rispetto alla versione precedente. Tuttavia, ci sono ancora alcune discrepanze da colmare, come il supporto per i file di configurazione e la possibilità di utilizzare la modalità gratuita o accedere con un account OpenAI.

OpenAI ha dichiarato che continuerà a mantenere la versione in TypeScript fino a quando quella in Rust non raggiungerà la parità in termini di funzionalità e esperienza utente. Una volta raggiunto questo obiettivo, la versione in Rust diventerà la versione predefinita, segnando la fine dell’era di TypeScript per Codex CLI .

Di Fantasy