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L’impatto psicologico dei disastri naturali e delle emergenze è spesso tanto devastante quanto il danno materiale, ma le risorse umane dedicate al supporto e alla consulenza professionale sono cronicamente insufficienti in situazioni di emergenza su vasta scala. Per colmare questo divario cruciale, DaiQuest, azienda specializzata in AI Transformation (AX), ha sviluppato una “Piattaforma di recupero psicologico in caso di disastro con intelligenza artificiale generativa”, il cui sviluppo quadriennale è stato finalizzato con successo e la cui efficacia è stata recentemente verificata attraverso la validazione da parte degli utenti, in preparazione per l’uso effettivo.

Questo progetto di ricerca pubblica, ospitato dal Ministero degli Interni e della Sicurezza, rappresenta un raro e significativo esempio di come le tecnologie di intelligenza artificiale all’avanguardia possano essere integrate su larga scala nel settore pubblico per fornire un servizio essenziale. La piattaforma è il frutto di una collaborazione multidisciplinare che ha coinvolto sei istituzioni chiave: oltre a DaiQuest, hanno partecipato l’Electronics and Telecommunications Research Institute (ETRI), il Korea Trauma Research and Education Institute, Tronics, Hutron e la Kwangshin University.

L’adozione di tecnologie quali l’AI generativa, gli esseri umani digitali e l’analisi multimodale mira a creare un tool che non solo valuti, ma anche interagisca e fornisca supporto emotivo in modo efficace e scalabile.

Il contributo principale di DaiQuest è stato lo sviluppo dell’app “Disaster Psychology Counseling Digital Human”. L’azienda ha applicato la tecnologia di intelligenza artificiale per la generazione di immagini in video al fine di creare un essere umano digitale dall’aspetto estremamente naturale.

Questo Digital Human è dotato di espressioni facciali, forme della bocca e sguardo naturali e realistici, fondamentali per simulare un’esperienza di consulenza immersiva e rassicurante. A questa componente visiva si aggiungono il riconoscimento vocale ottimizzato per dispositivi mobili (STT) e la tecnologia di sintesi vocale (TTS). L’integrazione di queste tecnologie offre alle vittime del trauma un’esperienza che si avvicina il più possibile a quella di una conversazione con un vero professionista, garantendo al contempo la disponibilità immediata e illimitata tipica di un servizio digitale.

La piattaforma va oltre la semplice interazione: al suo interno è stato integrato un sofisticato modello di valutazione psicologica in caso di catastrofe, sviluppato in collaborazione con le organizzazioni partner. Questo modello è capace di analizzare in modo multimodale i dati raccolti durante la sessione di consulenza, includendo non solo il testo (le parole pronunciate), ma anche l’audio (il tono e il ritmo della voce) e i video (le espressioni facciali e il linguaggio del corpo). L’analisi combinata di queste diverse fonti di dati aumenta significativamente l’accuratezza delle valutazioni psicologiche del livello di stress o trauma.

Il servizio si prospetta come un aiuto di notevole importanza sul campo. In seguito a disastri, il numero di persone che necessitano di supporto psicologico supera di gran lunga la disponibilità di consulenti professionali. La piattaforma AI può intervenire immediatamente e su vasta scala per identificare i casi più gravi e fornire supporto di primo livello, liberando i professionisti umani per concentrarsi sulle situazioni che richiedono un intervento specialistico più approfondito.

Lee Dong-gi, CEO di DaiQuest, ha sottolineato l’importanza sociale di questa innovazione: “Questa commercializzazione dimostra che la tecnologia di intelligenza artificiale generativa può fornire un aiuto pratico e immediato nel campo del supporto psicologico pubblico.” L’azienda ha già espresso l’intenzione di estendere la tecnologia di consulenza digitale umana ad altri settori, inclusi quello medico e della sicurezza, mirando a massimizzare il suo valore sociale.

Di Fantasy