L’autorità francese garante della concorrenza ha comunicato che Google è stata multata di 272 milioni di dollari per presunte violazioni degli impegni assunti l’anno scorso riguardo all’uso di contenuti di notizie nella formazione dei suoi sistemi di intelligenza artificiale. L’Autorité de la concurrence ha dichiarato che Alphabet, la società madre di Google, ha violato il suo impegno di collaborare con un fiduciario di controllo e ha infranto quattro dei sette impegni presi nel 2022.
L’organismo di regolamentazione ha affermato che Google non ha condotto negoziati equi con gli editori in base a criteri trasparenti e non discriminatori e non ha fornito agli editori le informazioni necessarie per valutare un compenso adeguato per l’uso dei loro contenuti nell’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale. Inoltre, ha sottolineato che Google non ha adottato misure per evitare che le trattative con gli editori influenzassero altri accordi commerciali tra Google e le agenzie di stampa o gli editori.
Un punto chiave è stato l’uso da parte di Google dei contenuti sui suoi servizi, come il motore di ricerca, legando la visualizzazione dei contenuti alla loro idoneità per l’uso nei modelli di formazione dell’IA, senza offrire agli editori la possibilità di rinunciare a questa pratica. La multa segue un’altra multa inflitta alla società nel 2021 dalla Francia per aver presumibilmente ignorato un ordine di lavorare equamente con gli editori riguardo alla visualizzazione dei contenuti delle notizie.
“L’Autorité rileva che Google non ha rispettato il suo impegno di collaborare con il fiduciario di controllo, in particolare non condividendo tutte le informazioni necessarie affinché il fiduciario di controllo potesse monitorare gli impegni. L’Autorité rileva inoltre che Google ha cercato di ritardare il momento in cui l’Autorité sarebbe stata informata nel caso in cui il fiduciario di controllo avesse qualche dubbio su una potenziale violazione”, ha scritto l’agenzia annunciando la decisione.
Durante l’indagine è emerso che Google ha utilizzato contenuti provenienti da editori e agenzie di stampa per addestrare il suo servizio di intelligenza artificiale senza informare né gli editori né l’autorità stessa.
Francia, Germania e Italia avevano precedentemente concordato regole sull’intelligenza artificiale generativa e sui modelli linguistici di grandi dimensioni. L’Unione Europea ha anche recentemente approvato nuove normative sull’intelligenza artificiale, evidenziando gli sforzi dell’Europa per stabilire norme per le tecnologie emergenti e promuovere l’innovazione. La partecipazione dell’Italia è particolarmente significativa dopo che il paese ha temporaneamente bandito ChatGPT per preoccupazioni sulla privacy e sui diritti di proprietà intellettuale.