Una promettente startup tecnologica con sede a Montreal, chiamata HumanFirst, sta rivoluzionando il modo in cui le aziende creano nuove applicazioni e processi aziendali basati sui dati di conversazione. La piattaforma di HumanFirst sfrutta le registrazioni di conversazioni tra clienti e personale di supporto per creare un’intelligenza artificiale personalizzata, e la cosa interessante è che lo fa utilizzando un approccio “senza codice”. Questo significa che non è necessario avere una conoscenza avanzata della programmazione o dell’informatica per utilizzare il loro servizio.

Il sito web di HumanFirst dichiara che è “il modo più veloce per creare un’intelligenza artificiale personalizzata di cui ti puoi fidare”. E sembra che molti investitori credano nella visione dell’azienda, poiché oggi hanno annunciato un finanziamento iniziale di 5 milioni di dollari da tre round di finanziamento “safe note”. Questo round è stato guidato da Panache Ventures e ha visto la partecipazione di Inovia, Real Ventures, BoxOne Ventures e angeli tra cui il fondatore di Lookout, Kevin Mahaffey.

Questi fondi permetteranno a HumanFirst di espandere la propria attività e acquisire nuovi clienti. L’obiettivo dell’azienda è di raddoppiare il suo team attuale di 15 persone e triplicare il numero dei suoi clienti, che al momento sono circa 33.

Secondo il co-fondatore e CEO di HumanFirst, Gregory Whiteside, il movimento senza codice sta rivoluzionando l’industria del software, poiché consente a persone senza competenze di programmazione di sviluppare applicazioni personalizzate.

Mentre molte aziende stanno mostrando un crescente interesse nell’IA generativa, alcune sono ancora titubanti nell’implementarla a causa della percepita mancanza di conoscenza interna sull’IA. Ecco dove entra in gioco HumanFirst.

L’azienda permette alle aziende di automatizzare in modo intelligente le interazioni con i clienti attraverso l’utilizzo di semplici ma potenti flussi di lavoro software. In sostanza, creano agenti di servizio clienti basati sull’IA che possono rispondere alle domande dei clienti in modo più umano, senza sembrare robotici o disumani. Tutto questo avviene sotto la supervisione di dipendenti umani che possono intervenire con la loro esperienza e intuizioni in qualsiasi momento.

Le risposte AI si basano sui dati di conversazione dell’azienda, garantendo che siano personalizzate per affrontare problemi comuni che sorgono tra l’azienda e i suoi clienti. I dati utilizzati da HumanFirst includono trascrizioni di chiamate, e-mail, feedback dei clienti e ticket di supporto.

Il partner di Panache Ventures, Scott Loong, ha elogiato la tecnologia di HumanFirst, che consente alle aziende di estrarre e utilizzare in modo efficace le informazioni sui clienti da grandi set di dati conversazionali.

HumanFirst implementa “formatori AI” all’interno delle organizzazioni dei suoi clienti. Questi formatori raggruppano in modo intelligente le informazioni, consentendo ai dipendenti dell’azienda cliente di scoprire tendenze e approfondimenti in modo più efficiente. Questa attività, tradizionalmente svolta su fogli di calcolo Excel, unisce la prospettiva umana dei dipendenti con l’etichettatura di massa e l’indicizzazione del crescente set di dati.

Di Fantasy