La rivoluzione dell’intelligenza artificiale generativa sta avendo un impatto significativo sull’infrastruttura cloud. Durante la prima conferenza degli sviluppatori di OpenAI, DevDay, Satya Nadella, il CEO di Microsoft, ha dichiarato che l’evoluzione dei modelli generativi sta trasformando radicalmente la forma di Azure e questa trasformazione è in costante evoluzione.
Nadella ha sottolineato che OpenAI ha sfidato Microsoft Azure a rivedere e adattare la propria infrastruttura per supportare le nuove capacità tecnologiche dell’IA generativa. In collaborazione con OpenAI, sono state apportate modifiche a tutti i livelli del sistema, dal data center all’hardware, agli acceleratori e alla rete, per soddisfare le esigenze di questa nuova frontiera tecnologica.
Non è solo Microsoft che sta affrontando queste sfide. Tutti i principali provider di servizi cloud, inclusi AWS e Google Cloud, stanno lavorando per adattare le proprie infrastrutture all’IA generativa. Google Cloud Platform, ad esempio, ha annunciato piani per integrare l’infrastruttura AI nelle loro flotte, mentre AWS prevede di implementare cluster di server ottimizzati per l’IA.
Christopher G. Chelliah, vicepresidente senior di tecnologia e strategia cliente presso JAPAC, ha notato che AWS e Google Cloud devono affrontare sfide specifiche, poiché devono ospitare i clienti esistenti all’interno delle loro infrastrutture esistenti. Questo rende difficile sostituire o aggiornare rapidamente le reti esistenti. A suo parere, Oracle è almeno 18 mesi avanti rispetto ai concorrenti in questo campo, grazie alla sua rete di seconda generazione, progettata in modo da non condividere la rete tra gli inquilini del cloud.
Microsoft ha recentemente stretto una partnership con Oracle per migliorare i servizi di intelligenza artificiale, utilizzando sia l’infrastruttura di Oracle Cloud che quella di Microsoft Azure. Questa mossa solleva alcune domande sulle carenze potenziali di Microsoft Azure.
Chelliah ha sottolineato che OCI (Oracle Cloud Infrastructure) è diverso dalle sue controparti, poiché la sua rete non è condivisa tra gli utenti del cloud. Ha utilizzato un’analogia per spiegare questa differenza, paragonando OCI a un sistema di cavalcavia anziché a intersezioni stradali.
Oltre all’infrastruttura, i dati sono un elemento chiave nell’IA generativa. Oracle è ben posizionata per gestire i dati, avendo accesso a una vasta quantità di dati affidabili provenienti da aziende e governi. Recentemente, Oracle ha esteso la sua strategia di dati ad altri provider di servizi cloud, cercando di raggiungere i clienti ovunque siano.
Inoltre, Larry Ellison, CTO di Oracle, ha sottolineato l’impegno dell’azienda verso l’apertura nel cloud, lavorando con altri provider come Microsoft, AWS e Google per offrire piattaforme dati accessibili ovunque. Questo sottolinea l’importanza dei dati nell’alimentare l’IA.
In conclusione, l’IA generativa sta ridefinendo l’infrastruttura cloud e i provider di servizi stanno facendo grandi sforzi per adattarsi a questa nuova realtà, con Oracle che si distingue per la sua rete avanzata e l’accesso ai dati.