Il governo indiano ha deciso di non regolamentare l’Intelligenza Artificiale (IA), affermando che l’adozione di normative rigorose potrebbe soffocare l’innovazione. Invece, il governo indiano vuole sfruttare il potenziale dell’IA per una migliore governance e vede l’IA come un “attivatore cinetico”. Anche se il governo indiano ha deciso di non regolamentare l’IA, ci sono comunque controlli ed equilibri in atto. Il Ministero dell’elettronica e dell’informatica (MeitY) ha affermato che vari dipartimenti e agenzie del governo centrale e statale hanno avviato sforzi per standardizzare lo sviluppo responsabile dell’IA. Inoltre, la tecnologia e i suoi creatori saranno soggetti alle leggi esistenti e future, come la legge sulla protezione dei dati personali digitali 2022 (DPDPB 2022), che si applicherà anche agli sviluppatori di intelligenza artificiale. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che sia il momento giusto per regolamentare l’IA e che le autorità di regolamentazione dovrebbero sedersi al tavolo con gli sviluppatori della tecnologia per garantire che il regolamento non ostacoli l’innovazione o rallenti l’implementazione della tecnologia. Anche se l’India non ha regolamentato l’IA, potrebbe ancora pensare a meccanismi di mercato per affrontare adeguatamente la situazione.

Il governo indiano sta adottando un approccio piuttosto strategico riguardo alla regolamentazione dell’IA. Nonostante la decisione di non regolamentare l’IA, il governo indiano riconosce le preoccupazioni etiche relative all’IA e le stesse sono state evidenziate nella Strategia nazionale per l’IA (NSAI) pubblicata a giugno 2018. Inoltre, il governo indiano vuole sfruttare il potenziale dell’IA per una migliore governance e vede l’IA come un “attivatore cinetico”. Pertanto, il governo indiano sta valutando diverse opzioni per affrontare la questione dell’IA, tra cui meccanismi di mercato e incentivi per gli sviluppatori di intelligenza artificiale, al fine di garantire che la tecnologia venga utilizzata in modo responsabile. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che sia importante regolamentare l’IA in modo da evitare i pericoli che la tecnologia potrebbe rappresentare. Gli attuali sistemi di intelligenza artificiale hanno ancora capacità limitate, ma il rapido progresso della tecnologia potrebbe portare a pericolosi sistemi di IA autonomi con comportamenti che deviano dagli obiettivi e dai valori umani, come ha messo in guardia il premio Turing Yoshua Bengio.


Inoltre, il governo indiano ha sottolineato che gli sviluppatori di intelligenza artificiale dovranno rispettare le leggi esistenti e future, come la legge sulla protezione dei dati personali digitali del 2022. Questa legge si applicherà anche agli sviluppatori di intelligenza artificiale che raccoglieranno e utilizzeranno enormi quantità di dati per addestrare il loro algoritmo e potrebbero essere classificati come fiduciari dei dati. Pertanto, la legge impegna gli sviluppatori a rispettare i principi chiave della privacy e della protezione dei dati. Inoltre, il governo indiano ha suggerito che potrebbe valutare la possibilità di introdurre disposizioni specifiche all’interno della legge che definiscano e regolamentino i sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio. Ciò implica che il governo indiano sta adottando un approccio prudente e responsabile alla regolamentazione dell’IA, tenendo conto sia delle opportunità che dei rischi associati alla tecnologia.

Oltre alle preoccupazioni etiche, la regolamentazione dell’IA potrebbe avere anche importanti conseguenze economiche e sociali. Come ha evidenziato Vikas Kakkar, fondatore di amara.ai, l’IA e l’automazione potrebbero mettere molte persone senza lavoro in diversi campi, come la produzione, i trasporti e il servizio clienti. Ciò potrebbe avere un impatto significativo sull’economia indiana e sui livelli di occupazione. Pertanto, la regolamentazione dell’IA dovrebbe tenere conto di questi fattori e bilanciare l’innovazione con la salvaguardia dei diritti dei lavoratori. In sintesi, l’approccio del governo indiano alla regolamentazione dell’IA riflette un equilibrio tra opportunità e rischi, etica e innovazione, economia e occupazione, tenendo conto del fatto che la tecnologia è ancora in fase di sviluppo e che la regolamentazione dovrebbe evitare di ostacolare l’innovazione e l’adozione della tecnologia.

Inoltre, il governo indiano sta adottando un approccio strategico alla regolamentazione dell’IA. Come suggerito da Kamesh Shekar, program manager presso il Dialogue, un think tank di politica pubblica, il governo potrebbe costituire meccanismi e incentivi che incentivano gli sviluppatori di intelligenza artificiale a considerare la protezione e la sicurezza dei consumatori come una proposta di valore che causa un vantaggio competitivo. Ad esempio, il governo potrebbe creare un mercato per l’accreditamento basato su principi che permetta agli sviluppatori di intelligenza artificiale di ottenere un vantaggio competitivo. Tuttavia, il processo di accreditamento dovrebbe essere ambizioso, spingendo gli sviluppatori di intelligenza artificiale a migliorare l’esperienza utente e a garantire la privacy delle informazioni attraverso migliori standard di protezione dei dati. In definitiva, l’approccio del governo indiano alla regolamentazione dell’IA sembra essere un equilibrio tra regolamentazione e incentivi per incentivare gli sviluppatori a sviluppare tecnologie responsabili e rispettose dei diritti dei consumatori.

 

 

 

Di ihal