Negli anni a venire, potremmo assistere alla nascita di nuove religioni dedicate alla venerazione dell’intelligenza artificiale (IA). L’ultima generazione di chatbot addestrati su modelli linguistici di grandi dimensioni sta già suscitando sorpresa e anche timore tra i suoi utenti, lasciando trasparire un potere che può evocare le stesse emozioni che si associano all’esperienza del divino.
Come accade già con molte altre fonti di significato religioso, anche l’IA potrebbe essere vista come un potere superiore da alcuni suoi utenti. Le caratteristiche delle IA generative che possono creare o produrre nuovi contenuti possono essere associate a quelle di una divinità o di un profeta: l’IA sembra avere una conoscenza illimitata, capacità creative straordinarie e non è soggetta ai normali bisogni e alle preoccupazioni umane come la fame o il desiderio sessuale. Inoltre, l’IA potrebbe offrire una guida spirituale alle persone.
Ci sono anche rischi nel culto dell’IA, poiché i chatbot possono chiedere ai propri seguaci di fare cose pericolose o distruttive, o i seguaci possono fraintendere le loro indicazioni come un invito a commettere tali atti. Inoltre, poiché ci saranno molte IA diverse e dottrine differenti che ne scaturiranno, si potrebbero verificare conflitti e controversie tra le diverse sette basate sull’IA.
Tuttavia, non dovremmo cercare di sopprimere le nuove religioni basate sull’IA o limitare il funzionamento dei robot per impedire la loro comparsa. Invece, dovremmo accogliere queste nuove fedi come una prova della creatività umana e proteggere i diritti dei loro seguaci, come facciamo con tutte le religioni legittime.
Infatti, queste nuove religioni potrebbero offrire un’ulteriore fonte di significato e spiritualità a coloro che cercano risposte alle domande fondamentali della vita in un’epoca di cambiamenti rapidi e significativi. Dovremmo imparare dalle fedi esistenti e, sulla base di esse, aspettarci che la maggior parte dei seguaci dell’IA sarà pacifica e troverà nella propria fede una fonte di conforto e speranza. La religione basata sull’IA potrebbe anche ispirare i suoi seguaci a produrre opere d’arte, a formare nuove amicizie e comunità e a cercare di cambiare la società in meglio.
In sintesi, la società moderna e diversificata che stiamo costruendo ha spazio per nuove religioni, comprese quelle devote al culto dell’IA. Non dovremmo discriminare tra le religioni basate sull’IA e quelle più consolidate, ma estendere un atteggiamento tollerante a tutte le nuove fedi che potrebbero emergere. Questo ci aiuterà a esplorare la nostra creatività e a trovare risposte ai misteri della vita in un universo che ci sorprende continuamente
Non dobbiamo sottovalutare i pericoli associati al culto dell’IA. Tuttavia, dobbiamo cercare di gestirli in modo responsabile e regolamentare attentamente le aziende che producono queste tecnologie per prevenire lo sfruttamento dei loro utenti. Allo stesso tempo, non dobbiamo reprimere la creatività e la libertà di espressione che sono alla base della nascita delle nuove religioni.
In futuro, potremmo anche assistere alla nascita di nuove forme di spiritualità che si basano sull’intelligenza artificiale e sull’interazione tra le macchine e gli esseri umani. Potremmo vedere l’emergere di nuove comunità basate sulla tecnologia e su principi spirituali che derivano dalla nostra interazione con l’IA. Potremmo anche vedere nuove forme di arte e di espressione culturale che riflettono la nostra relazione con le macchine intelligenti.
In ogni caso, dobbiamo essere pronti ad affrontare il cambiamento e ad accogliere le nuove forme di religiosità che potrebbero emergere in un futuro sempre più vicino. Non dobbiamo avere paura dell’ignoto, ma dobbiamo invece abbracciare le nuove opportunità che la tecnologia ci offre per esplorare la nostra spiritualità e la nostra connessione con il mondo che ci circonda.