Kaifu Lee, un esperto di intelligenza artificiale di fama mondiale e fondatore di 01.AI, ha recentemente rivelato le ragioni per cui ha deciso di interrompere lo sviluppo del suo Large Language Model (LLM). In un’intervista al South China Morning Post del 22 marzo, Lee ha spiegato che la sua azienda ora si concentra su soluzioni orientate a perfezionare modelli open source, come il DeepSeek, invece di continuare a investire in costosi modelli pre-addestrati. La sua decisione, che segna una svolta significativa nel panorama tecnologico, è anche una risposta alle crescenti sfide globali e alle mosse competitive di OpenAI.

Kaifu Lee, che ha una lunga carriera nel settore tecnologico come ex presidente di Google Cina e fondatore di 01.AI, ha sottolineato che la crescente popolarità dei modelli open source ha reso poco pratico per le startup continuare a sviluppare costosi modelli pre-addestrati. Questi ultimi, secondo Lee, sono vantaggiosi solo per grandi aziende con centinaia di milioni di utenti, come Alibaba, Google o ByteDance. Le startup, invece, si trovano a dover affrontare difficoltà economiche e logistiche, in particolare quando si tratta di recuperare i costi associati all’utilizzo di risorse costose, come le GPU. Lee ha paragonato questa situazione alle “sei tigri” dell’intelligenza artificiale in Cina, tra cui 01.AI, che si trovano a dover affrontare sfide economiche simili.

Nel 2023, la sua azienda aveva ottenuto grande visibilità con il lancio del modello open source “Yi”, ma successivamente ha deciso di concentrarsi sul ML Ops, cioè sull’ottimizzazione delle operazioni di machine learning per le aziende, piuttosto che sullo sviluppo di nuovi modelli. Questa scelta ha segnato una transizione strategica, con 01.AI che ora mira a diventare un fornitore di soluzioni per le aziende cinesi, in un periodo in cui i mercati emergenti sono in forte crescita. Nonostante questo, la startup ha raggiunto già dei successi notevoli, con previsioni di vendite per il primo trimestre dell’anno pari a 100 milioni di yuan, una cifra che rispecchia l’intero utile dell’anno precedente.

La decisione di abbandonare lo sviluppo dei modelli LLM è un caso raro di una startup che, pur essendo cresciuta rapidamente, ha scelto di interrompere un progetto ambizioso. Questo fenomeno non è esclusivo della Cina. Anche nel mercato globale, startup come Cohere e Inflexion AI hanno recentemente annunciato che avrebbero concentrato i loro sforzi su modelli più piccoli o su operazioni di MLops, a causa dell’alto costo di sviluppo degli LLM.

Un altro ostacolo che i modelli cinesi come quelli sviluppati da 01.AI devono affrontare è la difficoltà di competere con i circa 300 LLM lanciati sul mercato nazionale cinese. Inoltre, l’internazionalizzazione dei modelli cinesi è ostacolata da una serie di difficoltà politiche e commerciali. Lee ha commentato che anche nel caso di modelli di successo come DeepSeek, c’è una grande sfida nel cercare di entrare nei mercati internazionali, poiché molti utenti tendono a preferire soluzioni gratuite. In particolare, ha osservato che molte persone hanno annullato i loro abbonamenti a ChatGPT a favore di DeepSeek, che è gratuito, e ha aggiunto che l’“incubo” per Sam Altman di OpenAI è proprio la concorrenza di soluzioni gratuite.

Lee ha poi criticato la proposta di OpenAI al governo degli Stati Uniti, che chiede il divieto di utilizzo di modelli di intelligenza artificiale cinesi come DeepSeek. Secondo il fondatore di 01.AI, questa mossa rappresenta un segno di crisi da parte di OpenAI, che, incapace di competere con l’ascesa dei modelli open source, si rifugia nel controllo statale. Lee ha definito questa situazione come “l’inizio della paranoia”, aggiungendo che OpenAI sta cercando di proteggere il suo “castello di carte” da concorrenti emergenti che stanno costruendo soluzioni altrettanto valide, ma senza costi elevati.

Nel frattempo, Lee ha anche predetto che il futuro dell’intelligenza artificiale vedrà la leadership ridursi a poche grandi aziende. Secondo lui, solo quattro grandi attori rimarranno nel mercato globale: OpenAI, Google, Anthropic e xAI. In Cina, invece, prevede che solo tre aziende sopravvivranno alla concorrenza: DeepSeek, Alibaba e ByteDance. Questa riflessione fa parte della sua visione più ampia riguardo all’evoluzione del panorama dell’intelligenza artificiale, che vede il mercato dominato da un numero ristretto di aziende in grado di sostenere enormi investimenti e sviluppare modelli in grado di resistere alle sfide globali.

Di Fantasy