Esplorazioni Visive dell’Intelligenza Artificiale: Tra Realismo e Fantasia

L’articolo tratta della continua sperimentazione con le funzioni di creazione di immagini dell’intelligenza artificiale (AI). Si evidenzia come, attraverso queste esplorazioni, l’AI riesca a produrre immagini che variano dal realistico all’assurdo, dimostrando che le sue capacità creative non sono molto distanti da quelle umane. Queste conclusioni derivano dall’osservazione che l’AI impara e si evolve basandosi sulle immagini create dall’uomo.

Il New York Times ha recentemente condiviso un esempio di ciò: dopo aver chiesto più volte all’AI di rappresentare un “cane felice” e un'”oca sciocca”, si sono ottenute immagini surrealiste.

Il Caso del Cane Allegro

Il 27 novembre, su una piattaforma di social media, è stata pubblicata l’immagine di un adorabile cucciolo. Questa immagine è stata generata attraverso ChatGPT, integrato con Dali 3, a partire dalla frase “Cucciolo adorabile”. Il prompt “Rendi questo cucciolo ancora più felice” è stato ripetuto otto volte, portando a una progressiva trasformazione dell’immagine. Inizialmente carina, la rappresentazione si è evoluta in uno schema bizzarro, con uno sfondo che diventava sempre più surreale, culminando in un’immagine che somigliava a un universo astratto senza più la forma del cane.

L’Oca Ridicola di Garrett Scott

Garrett Scott McCrutch, CEO di PipeDream Labs, ha lanciato una sfida sui social media: per ogni 10 “Mi piace” ricevuti, avrebbe chiesto a ChatGPT di rendere un’immagine di oca più sciocca. Con oltre 60.000 “Mi piace”, sono stati prodotti 17 step di questa trasformazione. La serie inizia con un’immagine realistica di un’oca che, attraverso le varie fasi, si trasforma in un’animazione esagerata, culminando in una rappresentazione di uno sciocco “Re Oca” con i suoi seguaci in uno sfondo spaziale e galattico.

L’Uomo Sorpreso dall’Energia Nucleare

Un altro esempio menzionato nell’articolo riguarda Matt Roszak, CEO di Arlo Atomics. Roszak ha condiviso l’immagine di un uomo seduto davanti a un computer, accompagnata da una sfida simile: per ogni 10 “Mi piace”, l’uomo nell’immagine sarebbe stato rappresentato come sempre più consapevole dell’incredibile efficienza dell’energia nucleare. Iniziando con scene ordinarie, l’evoluzione delle immagini ha portato a un finale spettacolare nello spazio esterno.

McCrutch ha commentato questi esperimenti affermando che l’universo rappresenta la totalità della nostra conoscenza e che l’AI ne riflette i limiti. Ha paragonato questi esperimenti ai film Marvel, noti per spaziare tra realtà e finzione, mettendo in luce come l’AI possa evocare emozioni più intense attraverso immagini meno definite. Questo, secondo lui, dimostra la direzione in cui si sta muovendo l’intelligenza artificiale.

Di ihal