Midjourney ha fatto un passo significativo con il lancio del suo primo modello di video AI, V1. Questa mossa segna una transizione dalla generazione di immagini statiche alla creazione di contenuti multimediali dinamici, ampliando le possibilità creative per milioni di utenti. Tuttavia, questo sviluppo arriva in un momento delicato, poiché Midjourney è attualmente coinvolta in una causa legale intentata da Disney e Universal per presunti violazioni dei diritti d’autore.
Midjourney, lanciato nel 2022, è noto per la sua capacità di generare immagini di alta qualità a partire da descrizioni testuali. Con il nuovo modello V1, gli utenti possono ora trasformare queste immagini in brevi clip video della durata di 5 secondi, con la possibilità di estenderle fino a 20 secondi. Il processo è semplice: dopo aver generato o caricato un’immagine, basta cliccare su “Animate” per avviare la trasformazione. Il sistema offre due modalità principali: una con movimento automatizzato e l’altra con prompt personalizzati che permettono di guidare il movimento all’interno della scena. Questa funzionalità si integra perfettamente con il modello di immagini v7 di Midjourney, offrendo un’esperienza fluida e intuitiva per gli utenti.
Dal punto di vista tecnico, il modello V1 di Midjourney si distingue per la sua capacità di interpretare movimenti complessi e angolazioni cinematografiche, posizionandosi in diretta concorrenza con altri modelli di video AI come quelli offerti da Runway e Google. Tuttavia, mentre questi concorrenti offrono funzionalità avanzate come la generazione audio e la modifica video in tempo reale, Midjourney ha scelto un approccio più semplice e accessibile, puntando su una soluzione “buona abbastanza” a un prezzo competitivo. Questa scelta potrebbe attrarre una vasta gamma di utenti, dai creativi indipendenti alle piccole imprese, offrendo loro uno strumento potente senza la necessità di investimenti significativi.
Nonostante l’entusiasmo per il lancio del nuovo modello, Midjourney si trova ad affrontare serie sfide legali. Il 11 giugno 2025, Disney e Universal hanno intentato una causa contro l’azienda, accusandola di violazione dei diritti d’autore per l’uso non autorizzato dei loro personaggi iconici, tra cui Elsa, Darth Vader, Spider-Man e i Minions, nella formazione dei suoi modelli AI. Le compagnie sostengono che Midjourney abbia utilizzato strumenti di scraping per raccogliere dati da internet senza il consenso dei detentori dei diritti, creando una “voragine di plagio” che consente agli utenti di generare immagini e, potenzialmente, video, con questi personaggi protetti. La causa potrebbe avere implicazioni significative per l’industria dell’AI generativa, influenzando come le aziende sviluppano e distribuiscono i loro modelli in futuro.
Nonostante le difficoltà legali, Midjourney rimane ottimista riguardo al suo futuro. L’azienda ha dichiarato che l’obiettivo a lungo termine è integrare la generazione di immagini statiche, animazione, navigazione spaziale 3D e rendering in tempo reale in un unico sistema unificato, noto come “world model”. Questa visione ambiziosa potrebbe rivoluzionare il modo in cui i contenuti multimediali vengono creati e consumati, offrendo nuove opportunità per i creatori di contenuti e le aziende. Tuttavia, il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di Midjourney di navigare le acque turbolente delle sfide legali e di adattarsi alle mutevoli normative sull’uso dei dati e dei diritti d’autore.