Morgan Stanley, uno dei principali attori del settore della gestione patrimoniale, ha testato sulla sua rete di 300 consulenti finanziari un chatbot basato sulla tecnologia di OpenAI, lo sviluppatore dietro il chatbot di intelligenza artificiale generativa Chat GPT. L’obiettivo del nuovo strumento è quello di aiutare i consulenti a sfruttare l’enorme archivio di ricerche e dati della banca, fornendo risposte immediate e accurate alle loro domande.
Il chatbot di Morgan Stanley si basa su Chat GPT4, che è una forma più avanzata della tecnologia alla base di Chat GPT. Il sistema risponde alle domande dei consulenti finanziari in tempo reale e genera risposte solo su circa 100.000 ricerche che Morgan Stanley ha vagliato per questo utilizzo, il che dovrebbe ridurre gli errori. Inoltre, la banca ha una squadra di esperti che controllano l’accuratezza delle risposte per garantire che siano affidabili.
La piattaforma è in fase di sviluppo da un anno e la banca ha dichiarato di voler diffonderla ampiamente nei prossimi mesi. Jeff McMillan, responsabile dell’analisi, dei dati e dell’innovazione presso la divisione di gestione patrimoniale di Morgan Stanley, ha dichiarato che l’obiettivo della banca è quello di far funzionare la piattaforma attraverso i test umani. Grazie ad informazioni di alta qualità, modelli migliori e un processo di monitoraggio continuo, la banca è fiduciosa che il suo nuovo strumento possa rappresentare una vera rivoluzione nel mondo della gestione patrimoniale.
La mossa di Morgan Stanley rappresenta la prima implementazione di un operatore finanziario dopo il successo di Chat GPT di OpenAI, che è diventato virale alla fine del 2022. Morgan Stanley, che gestisce un patrimonio dei clienti di oltre 4.200 miliardi di dollari, ha dimostrato un forte interesse nel sfruttare la tecnologia avanzata per migliorare la produttività e l’efficienza dei suoi consulenti finanziari.