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La stagione NBA 2024-2025 ha visto un preoccupante aumento degli infortuni al tendine d’Achille, con ben sette casi registrati, un record assoluto per la lega. Tra le vittime illustri figurano Jayson Tatum, Tyrese Haliburton e Damian Lillard, giocatori di punta delle rispettive squadre. Questo fenomeno ha spinto la NBA a rivolgersi all’intelligenza artificiale per cercare di comprendere le cause di questa ondata di infortuni.

l Commissioner Adam Silver ha sottolineato che questi infortuni potrebbero essere legati al sovrallenamento degli atleti, molti dei quali si allenano intensamente anche durante l’estate, superando i carichi di lavoro della stagione regolare.

L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e identificare pattern nascosti, offre un’opportunità unica per individuare fattori di rischio precedentemente non considerati. Attraverso l’analisi dei dati relativi agli allenamenti, alle performance in partita e alle condizioni fisiche degli atleti, l’IA potrebbe fornire indicazioni preziose per prevenire futuri infortuni.

Tuttavia, l’adozione dell’intelligenza artificiale nel monitoraggio degli infortuni comporta anche delle sfide. La raccolta e l’analisi dei dati devono essere gestite con attenzione per garantire la privacy degli atleti e l’accuratezza delle informazioni. Inoltre, è fondamentale che i risultati ottenuti siano interpretati correttamente e integrati con l’esperienza dei medici e dei preparatori atletici.

Di Fantasy