In un’era in cui le aziende tecnologiche dominano non solo i mercati, ma anche l’immaginario collettivo, l’anniversario di una realtà all’avanguardia come OpenAI non poteva passare inosservato. Per celebrare il suo decimo anno di attività, l’organizzazione che ha ridefinito il panorama dell’intelligenza artificiale con creazioni come ChatGPT e Sora ha sorpreso i suoi fan con un’iniziativa inaspettata: il lancio di una collezione limitata di merchandising commemorativo.
L’operazione, annunciata tramite un messaggio giocoso su X (precedentemente Twitter) che invitava il pubblico a cercare le “10 uova di Pasqua” per celebrare l’anniversario, ha scatenato una vera e propria caccia al gadget. In totale, sono stati messi in vendita dieci articoli distinti, una gamma che andava dall’abbigliamento a oggetti da collezione e di uso quotidiano. Erano disponibili magliette, felpe con cappuccio, cappelli e borse, affiancati da pezzi più eccentrici come carte collezionabili in stile Pokémon, portachiavi, diari e tazze.
La risposta del pubblico è stata a dir poco entusiasta, confermando la lealtà e la passione che circondano il brand OpenAI. Il post di lancio ha raccolto migliaia di interazioni in meno di un giorno, e l’effetto più visibile si è manifestato nelle vendite: la maggior parte degli articoli è andata esaurita nel giro di poche ore. Ad eccezione delle taglie più piccole, XS e S, gli stock sono stati prosciugati quasi istantaneamente, a testimonianza dell’enorme desiderio del pubblico di possedere un pezzo di storia di OpenAI.
È interessante notare che, sebbene alcuni prodotti siano stati rivisitati o creati specificamente per l’occasione del decimo anniversario, una parte significativa della collezione era costituita da articoli che in precedenza erano stati prodotti da OpenAI esclusivamente per i suoi dipendenti. Questo passaggio di oggetti da “interni” a “pubblici” ha aggiunto un ulteriore strato di esclusività e fascino per gli acquirenti, che desideravano possedere un pezzo di cultura aziendale. Il sito di vendita, sebbene fosse già stato notato in precedenza da fonti come Business Insider con una data di lancio apparentemente prevista per luglio 2024, è stato reso disponibile al pubblico solo in concomitanza con la celebrazione dell’anniversario.
Oltre al valore di pura collezione, i gadget offrono anche una finestra sulla filosofia e sui progetti in corso di OpenAI. Alcuni articoli recano slogan che non sono semplici decorazioni, ma vere e proprie dichiarazioni di intenti. Emblematico è il caso di una maglietta con la frase “AGI a beneficio di tutta l’umanità,” che riassume la missione fondante dell’azienda di sviluppare l’Intelligenza Generale Artificiale (AGI) in modo sicuro e per il bene comune. Altri capi celebrano prodotti specifici o momenti storici: un berretto con la scritta “Sora” rende omaggio al rivoluzionario modello di generazione video, mentre un cappello con il numero di telefono “1-800-CHATGPT” gioca sull’iconicità del modello che ha portato l’AI alla ribalta globale. Un ulteriore cappello, con la dicitura “Thinking Deeply”, è stato specificamente creato per commemorare il lancio del modello di inferenza “o1” nel settembre 2024, legando il merchandising direttamente ai progressi tecnici più recenti.
La forte domanda per questi articoli non è un fenomeno isolato nel settore. Un caso analogo ha coinvolto la rivale Anthropic, dove un “cappello pensante” distribuito in quantità limitate ha generato un notevole clamore tra i fan. Nel caso di OpenAI, la richiesta di rendere questi articoli disponibili era già stata espressa in precedenza da membri influenti della comunità tecnologica, come il noto reverse engineer Tibor Braho, che aveva chiesto informazioni sul merchandising dieci mesi prima, ottenendo come risposta proprio il link al sito di vendita ora attivo.
Questo test di mercato, che ha visto i prodotti esaurirsi in un baleno, non è solo una celebrazione; è un chiaro segnale della maturazione di OpenAI come brand culturale. Il successo di questa iniziativa limitata lascia presagire la forte possibilità che l’azienda possa lanciare ufficialmente la vendita di merchandising su vasta scala in futuro, trasformando i suoi slogan e i nomi dei suoi modelli in oggetti di desiderio per la sua sempre più ampia base di fan.
